Un daino gravemente ferito è stato salvato dai forestali a Castelbuono, nel palermitano. L’animale era stato segnalato da un residente che lo aveva avvistato da qualche giorno in evidente difficoltà, ma comunque seppur debilitato non è stato affatto facile intercettarlo e catturarlo. Il corpo della Regione Siciliana è riuscito nell’impresa di catturarlo per permettergli le necessarie cure. Adesso è in sicurezza nelle mani degli esperti veterinari del centro di Ficuzza.

La segnalazione

Si tratta di un giovane esemplare di daino che è risultato avere delle profonde ferite, forse dovute ad un attacco di un altro animale o ad una caduta. Nonostante fosse debilitato riusciva comunque a restare in piedi. Più volte è stato segnalato da una persona che vive in contrada Barraca, vicino al centro abitato di Castelbuono.

La ferita ad una gamba

Il daino ferito ad una gamba è stato prelevato da una pattuglia del comando corpo che si occupa proprio di recupero e primo soccorso di fauna selvatica in difficoltà. A collaborare nelle operazioni i colleghi del distaccamento forestale di Castelbuono. L’esemplare è stato trasportato come sempre al centro recupero fauna selvatica di Ficuzza dove gli verranno prestate le prime cure e successivamente verrà affidato ad un veterinario per gli interventi necessari.

Altra storia a lieto fine

Appena qualche giorno fa altra storia a lieto fine per un cagnolino che era rimasto intrappolato tra le sbarre del cancello di un’abitazione a Villagrazia di Carini, nel palermitano. A salvarlo ci hanno pensato i vigili del fuoco che hanno raccolto la segnalazione di un passante che ha visto l’animale sofferente e in difficoltà. Alla fine la stessa persona che ha chiesto l’intervento ha deciso di adottare il trovatello e se lo è portato a casa. L’episodio è accaduto in via Agnelleria. Immediato l’arrivo del distaccamento dei volontari dei vigili del fuoco che, una volta sul posto, si sono messi subito al lavoro per cercare di liberare l’animale impaurito ed anche un pò sofferente. I pompieri, con gli attrezzi necessari, sono riusciti ad allargare le due sbarre in ferro che praticamente tenevano incastrato il bacino del meticcio, non dandogli più la possibilità di andare avanti o indietro.

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