(Immagini di repertorio)

Cavalli a lavoro per il traino delle carrozze fino a 37 gradi: un’idea che convince in pochi. Scoppia il caso sull’ordinanza, firmata dal sindaco Roberto Lagalla, che regolamenta il lavoro delle carrozze condotte dai vetturini. Mezzi di trasporto solitamente usati dai turisti per muoversi all’interno della città ma che sono finiti al centro delle polemiche a causa di episodi di malori avvenuti agli equini, durante il loro lavoro, a cause delle alte temperature registrate nel capoluogo siciliano durante la stagione estiva.

Critiche trasversali

Ordinanza che, seppur contiene al suo interno evidenti tutele per la salute degli animali, è finita al centro delle polemiche a causa del limite di temperatura massimo a cui i cavalli possono continuare a fare, ovvero 37 gradi. Un limite ritenuto eccessivo in maniera trasversale. Sui social sono tanti i commenti di disapprovazione nei confronti del provvedimento. E non mancano nemmeno le critiche politiche, anche dai banchi della maggioranza. Come quelle mosse dall’esponente della Nuova DC Viviana Raja.

“La nuova disposizione inserisce alcune regole ben chiare ed opportune, ma come avevo già richiesto e come anche evidenziato dalle associazioni animaliste, occorre abbassare ulteriormente le temperature massime oltre le quali vietare la circolazione dei veicoli a trazione animale – ha dichiarato la consigliera comunale -. Presenterò un ordine del giorno in consiglio comunale, per impegnare l’amministrazione ad effettuare i controlli e ad abbassare ulteriormente la temperatura massima al di sotto dei 35 gradi, al pari di molte altre città d’Italia”.

“Chi prende decisione attento a richieste di pochi”

Molto più dure le opposizioni. A cominciare dall’esponente di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi. L’esponente di centrosinistra tuona nei confronti dell’Amministrazione Comunale, sottolineando l’inversione di tendenza nelle scelte sul lavoro dei cavalli da traino rispetto ad altre città d’Italia. “A Pisa e Matera lo stop arriva già a 30 gradi e vale fino alle ore 18, a Messina scatta a 33 gradi ed è anche valido fino alle ore 18. Solo a Palermo si fanno ordinanze, spacciate come interventi a tutela del benessere animale, che invece innalzano il limite di temperatura col quale scatta lo stop alla circolazione delle carrozze: era 35° nel 2021, Lagalla l’ha già alzata a 37° nel 2022 e ora conferma questa scelta. Temo che – ha concluso -, in questo settore, chi prende le decisioni sia più attento alle richieste di pochi che al benessere degli animali“.

“Tempo delle carrozze è finito”

Posizione di rottura anche quella del M5S. Antonino Randazzo, Giuseppe Miceli e Concetta Amella chiedono a chiare lettere lo stop delle attività delle carrozze. “Il tempo delle carrozze, così come quello degli “gnuri”, è ormai superato, soprattutto alla luce del recente riconoscimento degli animali come esseri senzienti nella nostra Costituzione. Incoraggiamo invece l’adozione di mezzi di trasporto più sostenibili e rispettosi degli animali, come le motocarrozzette”.

Cosa prevede l’ordinanza

L’ordinanza del sindaco si è resa necessaria “per tutelare il benessere degli animali, in considerazione delle elevate temperature che potrebbero causare problemi di salute agli equidi utilizzati nel territorio comunale per la circolazione delle vetture pubbliche”. Secondo quanto previsto nel documento, nel periodo compreso fra il 10 luglio e il 30 settembre, l’attività degli equidi non potrà superare le otto ore quotidiane. Limitazioni anche sul fronte del carico, che non potrà eccedere il doppio del peso del cavallo.

Pause e scorta d’acqua

A bordo, il proprietario del cavallo dovrà inoltre dotarsi di una scorta adeguata d’acqua, non inferiore a dieci litri. Limitazioni anche sui tempi di sosta, che dovranno essere dotate di una copertura realizzata in materiali idonei a proteggere gli animali dalla prolungata esposizione al sole. All’animale dovrà essere garantita una pausa di 15 minuti ogni due ore di lavoro.

Carrozze in giro fino a 37 gradi

Tema centrale dell’ordinanza ha riguardato la temperatura soglia oltre la quale gli animali si dovranno fermare nelle fasce di rischio. Secondo quanto previsto dall’atto firmato dal sindaco, nelle giornate con temperatura pari o superiore ai 37°, le carrozze si dovranno fermare nella fascia oraria dalle 13,00 alle 15,30. In caso di allerta meteo “rischio 3” (ovvero allerta rossa), diramato con bollettino dal Dipartimento della Protezione Civile, il divieto di circolazione è esteso nella fascia oraria che va dalle 12,30 alle 16,00.

Multe dai 25 ai 500 euro

Previste sanzioni amministrative in caso di violazioni all’ordinanza. Multe che saranno inflitte ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo 267/2000. Fonte primaria che già ha ispirato la precedente ordinanza e che prevede al suo interno l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria dai 25 ai 500 euro. Ciò, si legge nell’atto del sindaco, “salvo che il fatto costituisca reato”.

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