La Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha dato oggi il parere favorevole al progetto del Centro direzionale della Regione da realizzare a Palermo, ma nel farlo ha apportato una serie di prescrizioni e modifiche proposte da Marianna Caronia “che mirano – spiega la parlamentare – a restituire la parola ai cittadini di Palermo e, soprattutto, ad arrivare ad un progetto definitivo non calato dall’alto ma che risponda davvero alle esigenze non solo dell’Amministrazione regionale ma anche a quelle della città e del territorio”.

Dal punto di vista procedurale, la Commissione ha fatto propria la proposta di Caronia di prevedere un percorso di confronto con la cittadinanza che potrà così esprimere la preferenza fra almeno due ipotesi progettuali e di dislocazione in città che obbligatoriamente dovranno essere redatte prima della progettazione preliminare.

“Un confronto indispensabile – dichiara la Caronia – che deve coinvolgere il Consiglio comunale, le associazioni e tutti i cittadini su cui quest’intervento avrà un effetto immediato in termini di vivibilità”.

Dal punto di vista tecnico, gli emendamenti proposti dalla parlamentare ed approvati dalla Commissione prevedono che, già nella fase di redazione dello studio di fattibilità, del progetto preliminare e di verifica tecnico-economica, venga elaborata una valutazione sul variato carico urbanistico e sull’impatto che l’opera avrà sui flussi veicolari e sui trasporti, redigendo un progetto che preveda le necessarie soluzioni “per lo sviluppo di ipotesi progettuali sostenibili che siano in grado di far fronte ai nuovi flussi di traffico generati dalla presenza quotidiana di migliaia di lavoratori e utenti concentrati nell’area”.

Infine, sempre su proposta di Caronia, è stata data la priorità al coinvolgimento di professionisti interni per la progettazione, prima di ricorrere ad eventuali supporti esterni.

“Come ho sempre ripetuto, sono favorevole alla realizzazione di un Centro direzionale, ma sono contraria alla modalità con cui fino ad ora se ne è parlato, o meglio, non se ne è parlato, lasciando il Consiglio comunale all’oscuro di tutto nonostante si tratti di un’opera faraonica che avrà un notevole impatto sull’assetto urbanistico, sulla vivibilità e sulla mobilità di una vasta area della città. Oggi con questo parere favorevole “rivisto”, credo che sia venuto dall’ARS un valido contributo”.