- Attesa dei sindacati per il rilancio del Consorzio Autostrade Siciliane
- I lavoratori annunciano l’avvio dello stato di agitazione
- Si attendono senza ulteriori indugi adeguate risposte alle numerose criticità
Il rilancio del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) stenta ad arrivare e i sindacati cominciano a mobilitarsi. Un’azienda a partecipazione regionale che conta poco o più di 300 lavoratori e che attende una riforma già da troppo tempo. Una svolta chiesta non solo da sigle sindacali e lavoratori ma anche dall’utenza. I sindacati avviano lo stato di agitazione dei dipendenti del Consorzio che attendono la regolarizzazione stipendiale, contrattuale e l’avvio delle necessarie assunzioni con l’applicazione del contratto di categoria.
Una trasformazione che arranca
“Manca ancora la svolta tanto attesa al Consorzio Autostrade Siciliane che sembra ragionare ancora con le vecchie logiche dell’ente non economico – esordiscono Carmelo Garufi, Letterio D’Amico e Michele Barresi segretari generali dei sindacati Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti Messina – arrancando in quella trasformazione fortemente voluta dalla politica regionale e da questi sindacati che dovrebbe assicurare il rilancio del servizio per l’utenza e la garanzia dei diritti per i 300 lavoratori. “Reputiamo – continuano i sindacati – che a seguito della trasformazione della natura dell’ente, oggi pubblico ed economico, non vi debbano essere più scuse né indugi ma si debba finalmente operare per una svolta gestionale che i 300 lavoratori del CAS e milioni di utenti siciliani attendono da troppo tempo”.
Iter verso la conclusione
L’iter previsto in 120 giorni affinché il Consorzio predisponga tutte le adempienze legate alla trasformazione dell’ente dovrebbe essere alle battute finali e pertanto con esso si attendono senza ulteriori indugi adeguate risposte alle numerose criticità evidenziate anche in queste settimane dai sindacati in relazione al profilo economico e all’organizzazione del lavoro del consorzio. I lavoratori del CAS dopo numerose azioni di sciopero si dicono stanchi di assistere a ulteriori rinvii. “Dopo oltre 10 anni – dicono Garufi D’Amico e Barresi – esigono il dovuto adeguamento economico al Contratto delle Autostrade e trafori, e in più occasioni queste Organizzazioni Sindacali hanno richiesto la contrattazione sulla pianta organica dell’ente al fine di avviare la trasformazione dei contratti part-time in full time e le necessarie assunzioni anche per dare risposte all’annosa vertenza dei lavoratori stagionali da anni lasciati alla porta nonostante le professionalità acquisite”.
Snobbate le nostre richieste
Notiamo con rammarico invece – continuano i sindacalisti – che i vertici del CAS , snobbando le richieste dei sindacati, hanno inteso procedere in questi giorni con la delibera del 20 aprile scorso all’ulteriore acquisizione di personale tecnico scorrendo la graduatoria dei concorsi già banditi. Reputiamo illegittima tale procedura, ove si perseveri nell’inquadramento con contratto regionale per tali posizioni professionali, alla luce dell’avvenuta trasformazione dell’ente e la fuoriuscita dalla L.R. 10/2000. Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti sollecitano la chiusura del confronto intrapreso e diffidano i vertici del CAS dal porre in essere ulteriori azioni unilaterali, in difformità con la nuova natura dell’ente, con quanto previsto dal Contratto di categoria e richiamano al rispetto delle relazioni industriali.
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