In Sicilia scatta la proroga, dal 31 marzo al 30 giugno, per la presentazione dell’attestato di esenzione del ticket sanitario relativo all’anno 2019/20. Lo ha stabilito l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, attraverso un proprio decreto, che rientra tra le misure adottate dalla Regione Siciliana nell’ambito dell’emergenza nazionale Coronavirus.
La decisione è stata assunta alla luce delle iniziative di contenimento intraprese in Sicilia e per scongiurare, così, eventuali affollamenti dell’utenza presso gli uffici delle Aziende sanitarie provinciali.

Tante sono le richieste di proroghe in diversi settori e per diversi motivi tra cui anche quelli economici oltre che diffusione del contagio. Un esempio per tutti è quello che riguarda il mondo degli autotrasportatori.

La Regione Siciliana ha chiesto formalmente al Governo nazionale la proroga delle scadenze delle revisioni annuali obbligatorie per i mezzi di trasporto. “Alla luce della stringente normativa diramata per limitare al massimo i contagi da coronavirus – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone – abbiamo proposto al ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli di prorogare le imminenti scadenze per la revisione annuale dei veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate. Occorre, infatti, da una parte sostenere l’autotrasporto e dall’altra adottare la massima cautela, poiché i mezzi sono la spina dorsale del movimento di merci e cose nella nostra Isola”.

L’Assessorato regionale alle Infrastrutture, inoltre, ha avviato la sanificazione delle sedi provinciali delle Motorizzazioni civili, prescrivendo la disinfezione di sedi e attrezzature utilizzate per le revisioni di autocarri, autobus, rimorchi, semirimorchi. “Tutti i veicoli che dovranno sottoporsi a verifica – specifica Falcone – dovranno presentarsi puliti e sanificati con le relative certificazioni che lo comprovino, nonché sottoporsi ai controlli uno per volta”.

In un momento di grave crisi economica determinata dalle misure per il Governo per fronteggiare la diffusione del coronavirus imprese e lavoratori stanno chiedendo da più parti aiuto e sostegno.