Migliaia di cosmetici e vari altri prodotti per la cura della persona contraffatti. A scoprire il giro le fiamme gialle a Palermo in tre diversi negozi. Ad essere stati denunciati i titolari delle attività.

L’operazione

I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sottoposto a sequestro 114.291 prodotti cosmetici e per la cura della persona e segnalato all’autorità giudiziaria 3 soggetti per le ipotesi di reato di contraffazione, frode nell’esercizio del commercio e violazione delle disposizioni in materia di sicurezza ed etichettatura dei prodotti.

Il blitz

In particolare, i militari del nucleo di polizia economica-finanziaria di Palermo-gruppo tutela mercato beni e servizi, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio disposta dal comando provinciale, hanno effettuato un’attività ispettiva nei confronti di tre esercizi commerciali con sede nel capoluogo siciliano. Ad essere rinvenuti esposti, sui banchi di vendita ed all’interno dei magazzini, cosmetici verosimilmente privi dei requisiti di sicurezza imposti dalla normativa comunitaria, nonché profumi riportanti il logo presumibilmente contraffatto di noti marchi di settore.

Prodotti pericolosi

L’attività di servizio, frutto di una mirata analisi economica del territorio, è finalizzata al contrasto della commercializzazione di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. “L’operazione – sottolineano dal comando provinciale delle fiamme gialle – conferma l’attenzione ed il costante impegno che la guardia di finanza, quale polizia economico-finanziaria posta a tutela dell’economia legale, nel contrasto di fenomeni illeciti che incidono anche sul funzionamento delle dinamiche di mercato per effetto delle pratiche di concorrenza sleale a danno degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole”.

A gennaio analoga operazione

Nel gennaio scorso sempre nel palermitano vi fu un’analoga operazione con migliaia di articoli contraffatti, e quindi illegalmente in vendita, scoperti in un emporio di San Cipirello gestito da un imprenditore cinese. L’operazione è stata portata avanti dalla guardia di finanza della compagnia di Partinico nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio disposta dal comando provinciale di Palermo in materia di sicurezza prodotti. Il titolare è stato denunciato per contraffazione e complessivamente sono stati sequestrati qualcosa come 140 mila articoli perché “detenuti illegalmente per la vendita”.

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