Secondo giorno di tamponi al’drive in’ della Fiera del Mediterraneo di Palermo e scoppia il caos. Dopo una prima giornata durante la quale sono stati eseguiti 980 tamponi rapidi chehanno permesso di scoprire 50 positivi asintomatici individuati, la seconda giornata, complice il sabato, si trasforma in lunghe code di auto.

Le auto arrivano da tutte le direzioni per accedere all’area dedicata aitamponi. Così si è create una doppia fila che gira tutto intorno all’artea della fiera. Un ramo parte addirittura da via Don Orione. All’ingresso le file sono due provenienti da direzioni diverse e c’è perfino una lunga coda che procede in senso opposto alla direzione di marcia per arrivare all’ingresso laterale della Fiera.

Molti sono i convocati per il tampone ma molti altri si sono, invece, presentati spontaneamente a richiedere di fare il test. E la situazione creatasi è vergognosa per il traffico e per le tante persone che attendono fuori dall’auto, chicchierano nell’attesa fra loro e così via con il rischio che la prevenzione si trasformi in occasione di contagio.

I primi ad essere convocati sono stati dirigenti scolastici, insegnanti, personale di segreteria e personale Ata.

A coordinare le operazioni della prima giornata è stato Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo, presenti anche Enzo Massimo Farinella e Tiziana Maniscalchi, rispettivamente direttore dell’unita’ di malattie infettive e responsabile del pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’, che fanno parte dello staff del commissario.

La procedura, che oggi, però, sembra essere salatata almeno guardando dall’esterno, prevede l’ingresso delle auto in Fiera, lato Monte Pellegrino, e poi il passaggio davanti alle tende dove il personale dell’Asp Palermo, medici e infermieri, esegue il tampone rapido con l’utente che resta a bordo della propria vettura. Dopo alcuni minuti di attesa arriva l’esito: se negativo viene rilasciato un certificato, in caso di positività l’utente passa in altra tenda per il tampone molecolari che accerta definitivamente l’eventuale positività.

I test proseguiranno anche  domenica dalle 9 alle 14. Si proseguirà la prossima settimana. “Un metodo necessario – sottolinea il sindaco Leoluca Orlando – e a questo punto indispensabile, per far fronte ad un numero di contagi che rischia di essere del tutto fuori controllo, portando al collasso il sistema di tracciamento e forse l’intero sistema sanitario regionale. Abbiamo tutti insieme scelto di dare la priorità al mondo della scuola, nel tentativo di scongiurare il blocco delle attività didattiche. Nei prossimi giorni, con le autorità sanitarie regionali e l’Asp Palermo, decideremo come aprire questo servizio a tutti coloro che vorranno verificare il proprio stato di salute in modo sicuro e veloce”.

Dopoaver constatato le difficoltà sono state aumentate fino a 9 le postazione interne peri tamponi per velocizzare la risposta alla coda. Ma il problema non è all’interno della struttura dove la parte sanitaria funziona. Il tema è ‘organizzazione all’esternodove servirebbero controlli, vigli urbani lungo tutto il perimetro e maggiore civiltà da parte dei palermitani

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