“La decisione dell’Asp di Palermo di chiudere il centro vaccinale dell’ospedale di Petralia Sottana e lasciare aperto solo quello di Pietro Domina, che sta al centro del paese, è stato un errore”. Lo afferma Mariella Maggio, segretaria della federazione palermitana di ArticoloUno.

“Nel momento in cui è necessario dare un nuovo impulso alla campagna vaccinale – osserva Mariella Maggio – non è stato saggio chiudere il centro più facilmente raggiungibile, che dà inoltre maggiori garanzie di assistenza ai soggetti fragili. La scelta effettuata dall’Asp non tiene conto che il centro Pietro Domina costringe a fare la fila all’aperto, con temperature molto rigide tendenti al peggioramento, e questo non è proponibile per gli anziani o per chi soffre di patologie”.

“Giustificata la richiesta di apertura da parte dei sindaci”

“È quindi più che giustificata la richiesta dei sindaci delle Madonie di riaprire il centro vaccinale dell’ospedale – conclude la dirigente di Art.1 – e ci auguriamo che l’ASP di Palermo riveda quanto prima la sua decisione”.

L’hub chiuso sabato 27 novembre

Sabato 27 novembre è stato l’ultimo giorno di vaccinazione al centro allestito presso l’Ospedale “Madonna SS. dell’Alto” di Petralia Sottana, nonostante i numeri delle vaccinazioni siano tornati a risalire.

È accaduto quando il piano vaccinazioni inizia a entrare nel vivo delle terze dosi e l’Assessorato regionale alla Salute autorizza la vaccinazione per gli over 40.

Tuttavia sarà possibile effettuare vaccinazioni protette, quelle che hanno bisogno della presenza dell’anestesista, una volta a settimana, il sabato. Il resto dell’utenza adesso si reca al centro vaccinale di Petralia Sottana Pietro Domina, che si trova nel centro storico. O nelle farmacie di Polizzi Generosa e Petralia Soprana, le uniche nell’aria madonita che da qualche settimana somministrano le dosi.

I medici di famiglia, ottenuta l’autorizzazione, saranno impegnati per le vaccinazioni domiciliari, non avrebbero dato la disponibilità a somministrare il vaccino anti Covid19 negli ambulatori.