- Contagio da Covid19 a Palermo, la polemica dopo i dati ‘sbagliati’
- Non si tratterebbe di un errore ma solo di un aggiornamento
- Il sindaco Orlando invia una lettera alle istituzioni competenti
- Il primo cittadino chiede che vengano forniti ogni giorno dati certi
- Riunione in Prefettura per valutare i nuovi dati e capire se sia il caso di mantenere in vigore le ordinanze restrittive
Dati del contagio Covid19 relativi a Palermo e provincia in parte ‘sbagliati’ o comunque non aggiornati. Tanto che ieri è scoppiata la polemica. Perché proprio sulla base di quei dati, il sindaco della città Leoluca Orlando ha emanato apposite ordinanze restrittive, come il divieto di allestire alcuni mercatini rionali.
Nessun errore, solo un aggiornamento
“Nessun dato è sbagliato, la difformità numerica è frutto esclusivamente di un aggiornamento dei soggetti guariti. Per fornire una rappresentazione sempre più reale e contestualizzata, con mezzi e strumenti a disposizione sulla localizzazione geografica e dell’andamento epidemiologico sul territorio Palermitano. Ribadiamo che il dato siciliano è confortante e che qualsiasi misura verrà adottata in funzione esclusivamente dei nuovi positivi” si legge in una nota diramata ieri dal sindaco Leoluca Orlando, del direttore dell’osservatorio epidemiologico regionale Letizia Di Liberti e del commissario provinciale straordinario per l’emergenza Covid Renato Costa.
Riunione in prefettura per allentare le misure
I nuovi dati saranno al centro di una riunione oggi in prefettura per valutarli e prendere una decisione sul da farsi. L’idea sembra essere quella di non prorogare l’ordinanza che vieta di allestire i mercati rionali nei quartieri della settimana circoscrizione, provvedimento che scadrà mercoledì, e di revocare l’altra ordinanza che vieta la vendita degli alcolici dopo le 18 che se non azzerata scadrebbe il 5 aprile. Ma su questo secondo provvedimento la decisione appare più incerta.
Intanto Orlando invia una lettera
Il sindaco di Palermo ha deciso intanto di inviare una lettera al commissario per l’emergenza Covid Renato Costa, a Daniela Faraoni, direttrice generale dell’Asp di Palermo, al prefetto della città Giuseppe Forlani, e all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Nella lettera Orlando scrive: “Come sapete, nella giornata di ieri sono stati forniti alcuni dati epidemiologici relativi alla situazione dei contagi da Sars-Cov-2 nella città di Palermo e nei comuni dell’Area metropolitana. Tali dati, parzialmente difformi nei numeri totali da quelli ricevuti in precedenza, hanno comunque permesso di avere un quadro dettagliato nelle diverse aree della città, evidenziando in modo più chiaro situazioni di criticità”.
La richiesta del sindaco di Palermo
“Poiché proprio tali dati, – prosegue Orlando nella sua lettera – insieme alle valutazioni epidemiologiche curate dalle autorità sanitarie, sono alla base di potenziali provvedimenti amministrativi nonché di ogni valutazione da parte di ogni istituzione competente, torno a chiedere che il flusso di informazioni sia costante ed univoco, giornaliero con riferimento alla situazione complessiva della città e dei singoli comuni, nonché almeno settimanale con il dettaglio per singole zone.
A tal fine segnalo la piena disponibilità alla necessaria collaborazione dell’Ufficio Statistica del Comune di Palermo per la elaborazione di eventuali report basati sui dati da voi forniti.
Grato per l’attenzione, invio cordiali saluti”.
In pratica Orlando chiede che l’aggiornamento dei dati sia quotidiano e che i dati stessi siano certi.
I dati del Commissario per l’emergenza
Secondo i dati elaborati dall’ufficio del commissario straordinario per l’emergenza Covid19, Renato Costa e adesso trasmessi al Comune e alla Città Metropolitana di Palermo attualmente i casi positivi sarebbero 2944 registrati a Palermo e 4836 se si guarda all’intera provincia. Un dato, dunque, che statisticamente rappresenta neanche mezzo punto percentuale della popolazione residente, esattamente lo 0,40 per cento sul totale della popolazione. Il rapporto precedente che risale all’8 marzo ed era stato fornito dall’Asp di Palermo, invece, contava soltanto a Palermo oltre 11mila casi positivi e 12.700 complessivamente in tutta la provincia. Una differenza sostanziale che portava il rapporto quasi a 1,5 con un numero di casi tre volte maggiore. Interpretata come un errore adesso congiuntamente viene comunicato essere solo un aggiornamento. Dunque in meno di due settimane una differenza di due terzi.
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