Crescita esponenziale dei contagi da Covid19 in Sicilia,  paura di ospedali al collasso e di un sistema sanitario che potrebbe non reggere all’impatto di quella che a tutti gli effetti potremo definire la seconda ondata. Questo l’orizzonte che a breve termine si potrebbe profilare. Palermo continua a rimanere tra città e provincia tra le aree più colpite. Ormai da settimane si parla comunque di una sanità in affanno ed in ginocchio nella gestione dell’emergenza. Per fare un poco di chiarezza BlogSicilia ha intervistato il neo commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa.

I contagi anche in Sicilia e a Palermo segnano un crescente aumento e i nostri ospedali in che misura sono in affanno? Ecco diamo al lettore un’instantanea di qual è l’attuale situazione del sistema ospedali, nel capoluogo,  nella lotta al Covid?

Il dato è serio, abbiamo una crescita esponenziale abbiamo dei numeri che non avevamo nella fase pandemica, numeri in crescita. Però  è necessario dire e far chiarezza: il nostro sistema sanitario sta rispondendo in modo adeguato a quella che è l’emergenza. Gli ospedali in affanno? Si diceva anche prima. La situazione certamente è critica ma stiamo facendo fronte. Stiamo cercando di far funzionare il sistema compensando ricoveri e dimissioni. Abbiamo un sistema di previsione di 48 ore. Non dimentichiamo che  dobbiamo assicurare anche l’assistenza sanitaria anche ai pazienti non covid per evitare un lockdown sanitario. Stiamo riuscendo ad adeguarci.

Ma andiamo ai numeri dei posti letto Covid qual è la disponibilità sul fronte intensive e ricoveri ordinari?

Allora per quanto riguarda le intensive attualmente abbiamo disponibilità di quattordici, quindici posti letto per quanto riguarda Palermo. Sui ricoveri ordinari abbiamo invece maggiori criticità, sempre nel capoluogo, abbiamo disponibilità per circa sei sette posti che stanno per essere occupati. Ne abbiamo altri 25 a Partinico che possiamo portare fino ottanta se necessario.  La distribuzione di posti negli ospedali? Al Civico Abbiamo 92 posti ma possiamo arrivare a 110. Il  Policlinico ne ha quarantotto dovrebbe presto raddoppiare. In tutto questo c’è l’ospedale di Petralia che potremmo gradualmente portare a cento posti.
Ricordiamoci il virus non è cambiato è sempre lo stesso siamo noi che attualmente stiamo curando meglio i malati. C’è un numero maggiore di ricoveri ordinari Covid? Si tratta di persone che hanno una sintomatologia che è meglio curare monitorando in ospedale.

Di sicuro c’è una maggiore pressione sulle strutture ospedaliere. Non è che questo sia da addebitare al mancato funzionamento della medicina territoriale?

Ovviamente la carenza della medicina territoriale è un qualcosa che si evidenzia da molti anni e maggiormente emerge nelle situazioni di emergenza però  l’assistenza delegata alle Usca sta funzionando con possibili ritardi, me ne rendo conto, con malfunzionamenti possibili in qualche caso,  di questo chiedo scusa ma cerchiamo di migliorare la rete giorno per giorno.

Il tracciamento sta funzionando? I tamponi sono ancora pochi?
Sì il tracciamento sta funzionando e questo impegna moltissimo i medici i cluster vanno tracciati. Il nostro obiettivo è quello di portare a breve i tamponi sul tetto dei  cinquantamila a settimana, ovvero costantemente più di seimila al giorno. Ma lo screening che stiamo facendo non è soltanto quello dei tamponi molecolari che è lo strumento di sicuro più affidabile e sui vengono i fatti i censimenti ma ci sono anche i test rapidi e i sierologici che ci stanno aiutando moltissimo.

Sono state pensate misure più restrittive per alcuni comuni con focolai di contagio. Cosa ne pensa e soprattutto siamo vicini ad un nuovo lockdown?

Le condivido. Però tengo a dire una cosa, siamo nelle condizioni di dover prendere questi provvedimenti perchè sommersi da contagi. E la gente che dovrebbe anche con i suoi comportamenti, dalla mascherina al distanziamento sociale e all’igiene delle mani, aiutarci continua ad adottare comportamenti che non vanno in questa direzione, ecco questo mi pare sconsiderato ed irrispettoso.  Non immagino un lockdown  ma dipende dai comportamenti speriamo di avvertire la responsabilità tra le persone vista la situazione.

Lei è stato nominato da poco quali gli obiettivi a breve che si è posto?

Mi piacerebbe molto che nessuno abbia difficoltà a trovare un posto letto per un ricovero ordinario o in rianimazione.

Un’ultima cosa la truffa del laboratorio di Alcamo che effetto le fa in un momento come questo?

Un cosa odiosa, una brutta storia, la truffa nel campo sanitario ha sempre un sapore diverso ed un prezzo alto da pagare a maggior ragione in questo momento.

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