Nuova ondata di contagi al covid19 a Partinico. I primi riscontri dei giorni scorsi sono stati purtroppo confermati nelle ultime 48 ore con i “drive in” organizzati dall’Asp di Palermo nel parcheggio dell’ex pretura di via monsignor Mercurio. E’ oramai da mercoledì della scorsa settimana che, senza soluzione di continuità, si segnalano numeri molto alti nel rapporto tra tamponi e positivi.

I numeri delle ultime 48 ore

Tra ieri e mercoledì i numeri sono eloquenti e persino anche più alti dei giorni precedenti. Per ogni singola giornata un centinaio i tamponi effettuati: mercoledì sono spuntati 25 positivi e ieri altri 30. Questo significa che si sfiora oramai il 30% si contagi tra coloro i quali si presentano al “drive in” perché hanno dei sospetti o perché sono stati a contatto con chi si è rivelato infetto.

Da giorni trend in salita

Nel “drive in” effettuato il 14 marzo nel parcheggio dell’ex pretura di Partinico, dove oramai dalla fine dello scorso mese di dicembre si organizzano quasi ogni giorno questi test rapidi su base spontanea, sono venuti fuori numeri enormi: su 97 persone che hanno presenziato ben 27 sono risultate positive, parliamo quindi di quasi il 30%. In pratica sono cifre che sono tornate oramai al periodo natalizio, quando a Partinico riprese a galoppare il virus e giornalmente dai “drive in” spuntavano fuori tra il 20 e il 30% dei positivi.

Il focolaio all’ospedale

Una quindicina di giorni fa un focolaio di covid19 era stato registrato all’ospedale di Partinico, solo parzialmente riconvertito in covid hospital dopo la prima totale riconversione del 2020. Sono stati scoperti ben 11 positivi tra personale medico, paramedico e pazienti ricoverati. L’origine della catena di contagi sarebbe partita dall’interno del reparto di Medicina. Immediata la “chiusura” del reparto stesso, nel senso che non vengono momentaneamente accettati nuovi ricoveri. Ci sono state le immediate contromisure con la sanificazione straordinaria di tutti i reparti del nosocomio. Per l’esattezza si sono registrati 8 contagi tra gli operatori, con un solo medico coinvolto; tre invece i degenti positivi. Si tratta in tutti i casi di asintomatici.

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