Un dialogo costante fra sindacati, Anci Sicilia, istituzioni scolastiche per affrontare le emergenze vissute in questa difficile fase dal mondo della Scuola siciliana. Si è tenuta oggi la prima riunione in videoconferenza alla quale hanno preso parte i sindacati regionali della scuola Flc Cgil Cisl Scuola Uil Scuola Sicilia e le segreterie provinciali palermitane, il segretario regionale dell’Anci Sicilia Mario Emanuele Alvano, per l’Area metropolitana di Palermo l’assessora comunale alla Scuola di Palermo Giovanna Marano e l’assessore alla manutenzione degli immobili Maria Prestigiacomo
Edilizia scolastica, didattica a distanza, scuola dell’infanzia, maggiore necessità di personale Ata e insegnanti , gli argomenti principali.
“In attesa delle linee guida nazionali sulla ripresa delle lezioni che giungeranno dai ministeri, la scuola siciliana non si dovrà fare trovare impreparata!” spiega Francesca Bellia segretario generale Cisl Scuola Sicilia che insieme a Vito Cassata segretario Cisl Scuola Palermo Trapani ha partecipato alla videoconferenza di questa mattina.
“Abbiamo convenuto sul fatto che – aggiunge Bellia -, per affrontare questa fase senza precedenti per la nostra Scuola, è necessario un coordinamento, una sinergia costante fra il mondo della scuola, le famiglie, gli enti locali, le associazioni del settore come ad esempio l’Alleanza per l’infanzia , gli organi collegiali degli istituti e le Rsu. Il tutto, è chiaro, in attesa delle indicazioni nazionali sulla ripresa delle lezioni che giungeranno sia per le misure anti contagio dalle istituzioni sanitarie, che scolastiche dal Miur, perché servono regole certe e chiare per poter far funzionare le scuole”.
Fra i temi centrali dunque del confronto, la didattica a distanza: “Molte famiglie in tante realtà socialmente complesse, non sono in grado di supportare, per mancanza di strumentazione elettronica (pc, tablet..), e sostenere, i propri figli in questa nuova modalità in cui la Scuola, e di ciò va dato atto al grande impegno dei docenti e dei dirigenti scolastici, ha mantenuto un contatto a distanza continuo con i nostri studenti. Purtroppo queste difficoltà accentuano il fenomeno della dispersione scolastica , fenomeno che in questi giorni vede elevare le sue percentuali, quindi abbiamo discusso della necessità di sostenere queste famiglie in difficoltà”.
Affrontare poi la questione dell’edilizia scolastica è centrale, ha ribadito la Cisl Scuola Sicilia. “Se si pensa che già prima dell’emergenza Covid 19 molte scuole si trovavano in fabbricati di condominio, in molte delle quali non vi è la benché minima condizione di tutela per la sicurezza, il mancato adeguamento delle norme antincendio, antisismiche, – aggiunge Bellia – , appare evidente quanto sarà difficile per la Sicilia rispettare nelle classi tutte le misure sul distanziamento sociale che saranno necessarie. Servono dunque azioni che possano garantire tempi celeri per l’avvio dei lavori di adeguamento nelle singole scuole”.
Per i possibili turni fra studenti quando ci sarà la ripresa delle lezioni inoltre, sarà necessario valutare l’arrivo di nuovo personale Ata e docenti. “E’ uno dei punti principali di quella che sarà una nuova organizzazione del lavoro scolastico. Pensare a nuove risorse umane fondamentali per garantire il funzionamento del sistema. Lo stesso vale per gli insegnanti di sostegno, figure centrali della nostra didattica”. Infine, le difficoltà che affronteranno gli operatori del mondo dell’Infanzia. “Il contatto fisico tra insegnanti e con i bambini è fondamentale. Difficile poter pensare per loro una didattica a distanza sapendo bene che per la fascia d’età 0/6 il contatto umano sta alla base della loro crescita; quindi si dovrà pensare ad un nuova metodologia, non sarà una impresa facile”. Interventi alle quali devono corrispondere maggiori investimenti per le scuole ed in particolare per le scuole del Sud. “Indispensabile fare comunità, una stretta sinergia e alleanza tra i diversi soggetti, scuola, famiglia, enti locali, organi collegiali ed rsu con il compito importante di sostenere e armonizzare interessi che contemperino il diritto alla salute e il diritto all’istruzione” conclude Bellia.
Commenta con Facebook