Su Omicron 2 ancora si sa poco, nessuna emergenza di posti letto, confronti sulla governante della gestione delle strutture ospedaliere. Le offese? Un vilipendio alla Repubblica e alla categoria. E’ una Tiziana Maniscalchi a 360 gradi quella che affronta il microfono di BlogSicilia per parlare dell’attuale momento di emergenza sanitaria legata alla pandemia, ma anche alle necessarie cure “ordinarie” e all’episodio che l’ha vista sotto attacco nei giorni scorsi dei no vax. La direttrice del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo affronta diverse questioni spinose che stanno tenendo banco e garantisce che la sanità siciliana sta affrontando l’attuale situazione senza alcuna emergenza.
Omicron 2, si conosce troppo poco
Sulla cosiddetta variante Omicron 2, su cui si sta parlando in questi giorni con insistenza e che sta preoccupando non poco per la sua contagiosità elevata, la dirigente non si sbilancia: “Aspettiamo che chi sta studiando questa nuova variante possa darci notizie in più, – afferma – per parlare delle cose bisogna esserne in perfetta conoscenza. Aspettiamo ancora un po’ per parlare dell’Omicron 2”.
Nessuna reale carenza di posti letto
La carenza di posti letto negli ospedali? In realtà non ci sarebbe alcuna emergenza. “La carenza dei posti – precisa – dipende dal fatto che la quantità di ricoveri è elevata ma non c’è una vera e propria carenza perché via via i posti letto vengono aperti praticamente quotidianamente. Si deve cercare di capire cosa è meglio aprire. Sicuramente verrà aperto il reparto di ortopedia perché abbiamo visto che molte sono le esigenze dei pazienti fratturati; e poi la chirurgia perché questa è una fase in cui ci sono tanti pazienti positivi che si erano recati altrove per altre patologie e che sono stati trovati positivi, pazienti che hanno il covid non manifesto ma che comunque necessitano di un isolamento all’interno di reparti specifici”.
Invertire le attuali disposizioni
Secondo la Maniscalchi in questa fase sarebbe meno necessario avere posti di terapia intensiva, perché si manifestano meno casi gravi di contagiati al covid19, mentre sarebbe necessario aprire posti a più bassa intensità di cure perché stanno aumentando questa tipologia di pazienti: “Non abbiamo ospedali fantasma – precisa – o ospedali già pronti. Sono giorni concitati per cercare di capire dove è meglio investire e cosa aprire per dare più risposte possibili”
Sugli attacchi no vax
La Maniscalchi è stata oggetto di pesanti attacchi sui social perché ha sostenuto che nei no vax si manifestano polmoniti gravissime. E’ stata letteralmente coperta di insulti e perché l’azienda sanitaria fa sapere che ha attivato il proprio ufficio legale: “Ho dato incarico al servizio legale dell’azienda – dichiara il direttore generale del ‘Villa Sofia- Cervello’, Walter Messina – di valutare ogni iniziativa volta a tutelare l’immagine e la professionalità della dirigente e dell’azienda stessa in cui essa opera con altissimo senso del dovere e dedizione assoluta. Alla dottoressa Maniscalchi la solidarietà e la vicinanza dell’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello e mia personale”. La stessa dirigente medico risponde così: “Io mi sarei scrollata di dosso queste offese se fossero state fatte alla mia persona – sostiene – ma se vengono fatte alla dottoressa Maniscalchi, che è un pubblico ufficiale oltre che primario del pronto soccorso e un cavaliere della Repubblica, l’offesa è allo Stato ed è un’offesa anche alla Repubblica. Questo è vilipendio e nessuno può pensare di rimanere impunito”.
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