Oltre 63 milioni di ricavi in meno tra marzo, aprile e maggio 2020. È questa la previsione del crollo del settore benessere, schiacciato non solo dalla chiusura delle aziende ma messo in ginocchio dalla concorrenza sleale degli abusivi che, disattendendo la normativa, hanno continuato ad operare con grandi carenze dal punto di vista igienico-sanitario aumentando il rischio di contagio.
Secondo i dati diffusi dall’ufficio studi di Confartigianato, il mix di lockdown e concorrenza sleale sta generando ampie perdite per il settore dell’acconciatura ed estetica nel quale in Italia, secondo i più recenti dati sulla struttura imprenditoriale italiana, operano 130 mila imprese che danno lavoro a 263 mila addetti.
La prolungata chiusura di parrucchieri ed istituti estetici sta determinando forti perdite di fatturato delle imprese regolari, che in Italia si stimano pari a 495 milioni di euro al mese.
A livello nazionale viene calcolata una perdita economica nell’arco dei tre mesi di marzo, aprile e maggio di 1.078 milioni di euro (di cui 63,7 milioni in Sicilia), pari al 18,1% del fatturato annuo, con potenziali pesanti ripercussioni sull’occupazione: i mancati ricavi, infatti, mettono a rischio il lavoro di 49 mila addetti del settore.
“Le imprese di acconciatura e dei centri estetici – dice con forza Confartigianato Sicilia – devono quindi poter riaprire al più presto. Non si possono accettare perdite per oltre 63 milioni di euro. Gli artigiani del benessere sono in ginocchio. L’apertura deve essere consentita nel rispetto delle condizioni di sicurezza che sono state delineate, a livello nazionale, nel documento approvato nei giorni scorsi dal direttivo di Confartigianato Benessere, in cui sono delineati i criteri di sicurezza per la riapertura delle attività”.
Confartigianato Sicilia, sin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, ha svolto un’intensa campagna di comunicazione tra i propri associati, proprio al fine di scoraggiare il lavoro abusivo. Ma adesso la riapertura dei centri di acconciatura ed estetica non si può rimandare oltre.
Secondo le linee guida stilate a livello nazionale dalla categoria, la condizione per la ripresa dell’attività dovrà essere l’applicazione di misure igienico-sanitarie e di modalità di lavoro che garantiscano la sicurezza e la tutela della salute dei clienti, degli imprenditori e dei loro dipendenti.
Tutti gli associati possono rivolgersi agli uffici territoriali di Confartigianato per ulteriori chiarimenti. Qui di seguito le principali informazioni.
Dal punto di vista organizzativo, Confartigianato propone:
• Svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento.
• Presenza di un solo cliente per volta in area reception, spogliatoi, servizi igienici.
• Permanenza dei clienti all’interno dei locali limitatamente al tempo strettamente indispensabile all’erogazione del servizio/trattamento.
• Adozione – per le imprese maggiormente strutturate – di orari di apertura flessibili con turnazione dei dipendenti.
Limitatamente ai saloni di acconciatura che – contrariamente ai centri estetici – normalmente non dispongono di spazi chiusi nell’ambito dei quali circoscrivere la presenza ad un solo cliente per operatore:
• Delimitazione degli spazi con applicazione sul pavimento di scotch di colore ben visibile.
• Utilizzo di postazioni alternate sia nella zona del lavaggio che nelle zone trattamenti.
• Distribuzione della clientela tra gli addetti in modo tale che ciascun operatore abbia in carico un massimo di due clienti contemporaneamente qualora uno dei due sia in fase di attesa tecnica (tempo di posa del colore).
Dal punto di vista igienico-sanitario, Confartigianato propone:
• Utilizzo mascherina e guanti.
• Utilizzo di occhiali protettivi o visiera in plexiglas per i trattamenti per i quali non può essere garantita la distanza interpersonale di un metro (per gli acconciatori limitatamente ai servizi di taglio/cura della barba).
• Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio.
• Disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo.
• Utilizzo, ove possibile, di materiali monouso e lavaggio a temperatura adeguata e con prodotti igienizzanti dei materiali in tessuto.
• Posizionamento di soluzioni disinfettanti all’ingresso e in corrispondenza di tutte le postazioni lavoro, a disposizione di operatori e clientela.
Misure aggiuntive per i centri estetici:
• Utilizzo di soprascarpe monouso.
• Utilizzo di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti.
• Accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, ed arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento.
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