- Covid19, confusione mediatica e gente spaventata
- L’opinione di un nostro lettore
- Il suo appello alle forze politiche e l’auspicio di aiuti concreti per le riaperture
“Le regole vanno rispettate, ma mi sembra che sul Covid19 ci sia una sorta di confusione mediatica”.
E’ l’opinione di Carmelo Francaviglia, 30enne di Marineo, in provincia di Palermo, percettore del reddito di cittadinanza e impegnato nel sociale, che ci contatta perché vuole esprimere la sua opinione “da libero cittadino”, dice.
I messaggi contraddittori e “la gente spaventata”
Per Francaviglia, che si tiene informato seguendo molti programmi televisivi, i messaggi che arrivano dal piccolo schermi sarebbero spesso contraddittori. “Addirittura – dice – ho sentito che secondo un giudice il coprifuoco sarebbe incostituzionale. Ogni professore e infettivologo poi dice la sua, spesso smentendo gli altri. Io ribadisco che le regole vanno rispettate, perché c’è una pandemia in corso, però, sulla faccenda, forse c’è anche terrorismo psicologico. Non ce l’ho con nessuno, non voglio criticare i luminari e coloro che ci spiegano come circola il virus e come evitarlo, ma noto che la gente è spaventata”.
La situazione a Marineo
Chiediamo a Francaviglia dunque, attento osservatore, cosa accade nel suo paese.
“A Marineo – spiega – tutti rispettano le regole. La gente va in giro con la mascherina e durante l’orario del coprifuoco sta a casa, anche se non è mancata qualche multa per assembramenti. Ora vedo che tutti sono maggiormente disciplinati, il timore del Covid c’è ed è giusto perché è un virus pericoloso, ma la confusione regna sovrana”.
L’appello alla politica
Il nostro lettore ha un obiettivo preciso, però. Rivolgere un appello alla politica sulle riaperture.
“Marineo è un piccolo centro – dice – e la situazione non è tragica come nelle grandi città. Cerchiamo di andare avanti anche se diverse attività sono chiuse e molti non possono lavorare. Io voglio fare un appello a tutte le istituzioni che dovrebbero prendersi cura dei cittadini. Diano risposte immediate a tante categorie produttive in ginocchio per la crisi con aiuti economici concreti. Oggi assistiamo a una politica di divisioni e contrapposizioni. Un piano di rinascita del Paese può essere tale solo se ci sono obiettivi e scelte condivisi.
Penso, – conclude Francaviglia – solo per fare un esempio, ai ristoratori, a tutti quelli che hanno perso il lavoro, a coloro che chiedono di riaprire le loro attività. Le riaperture devono essere graduali e avvenire rispettando le norme anti Covid19. Spero si torni presto alla normalità, la gente ha bisogno di un po’ di tranquillità”.
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