Sono 1.576 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 9.537 tamponi processati. Le vittime sono state 36 nelle ultime 24 ore che portano a 2564 deceduti dall’inizio della pandemia.

I positivi sono 37.426 con un aumento di 848 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1388, 21 in più rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1198, 17 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva i ricoveri sono 190, 4 in più rispetto a ieri. I guariti sono 692.

La distribuzione nelle province vede a Catania 396 casi, Palermo 383, Messina 222, Ragusa 47, Trapani 286, Siracusa 48, Caltanissetta 132, Agrigento 39, Enna 23.

È convocata per domani (mercoledì 6 gennaio), la riunione del Comitato tecnico scientifico regionale per discutere della riapertura delle scuole e valutare ogni iniziativa utile anche in vista della scadenza dei provvedimenti restrittivi contenuti nell’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci in vigore fino al 7 gennaio prossimo.
Alla riunione con gli esperti prenderanno parte gli assessori regionali Roberto Lagalla e Ruggero Razza, rispettivamente alla Istruzione e alla Salute.

In realtà il piano per la riapertura della scuola era pronto e adesso anche a livello nazionale il giorno indicato per il rientro è l’11 gennaio come già era scritto nel piano siciliano ma la ripartenza della scuola fa paura a chi teme il contagio. E i dubbi sono tnati sulle modalitò con diverse cose da chiarire. In realtà il primo step della ripartenza nell’isola è l’8 gennaio e quindi già questo venerdì. “Esprimiamo forti perplessità sulle condizioni di sicurezza delle 831 istituzioni scolastiche siciliane in vista dell’imminente riapertura” scrivono in una nota congiunta le organizzazioni sindacali siciliane di Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, tra l’altro escluse dalla quasi totalità dei tavoli prefettizi che si sono riuniti per decidere e valutare la situazione in cui si trovano le scuole in vista dell’imminente avvio delle lezioni previste per l’8 gennaio.

“Chiediamo un immediato confronto con le istituzioni – aggiungono – col presidente Musumeci, con gli assessori all’istruzione, ai trasporti e alla sanità e con il direttore generale dell’Usr Sicilia, per approfondire le reali condizioni delle scuole, alla luce di un’emergenza sanitaria che è ancora altissima, considerato il numero elevato di decessi e di contagiati delle ultime giornate”.

“In Sicilia gli studenti sono più di 700.000, di cui più di 240.386 delle scuole secondarie di II grado – continuano i sindacati – mentre 831 sono invece le istituzioni scolastiche articolate in 4.102 sedi. A tal proposito tante sono le domande alle quali bisogna dare una risposta: le 4.102 sedi sono tutte sicure? Il sistema dei trasporti, le cui criticità son ben note a tutti, è in grado di garantire quei parametri minimi di sicurezza che riguarderanno decine di migliaia di studenti? Siamo sicuri che l’articolazione dell’avvio e della fine delle attività in diversi turni, utilizzando tra l’altro gli stessi mezzi, sia la soluzione ottimale?”.

“Abbiamo il timore che si possa riproporre la stessa situazione dell’ottobre scorso – proseguono – quando l’avvio del nuovo anno scolastico, dopo la lunga pausa estiva, ha contribuito a generare la seconda ondata ancora oggi in corso. Molti esperti e addetti ai lavori prevedono, dopo il 15 gennaio, una terza ondata che pare possa essere ancora più aggressiva delle prime due”.

“Attendere qualche ulteriore giorno prima di riaprire le scuole, attivare una cabina di regia regionale, oltre a dei tavoli di coordinamento provinciale con la presenza delle parti sociali – concludono – ci sembra una scelta coraggiosa e coscienziosa, non solo per non rendere vani tutti i sacrifici fatti in queste lunghe settimane, ma soprattutto per salvaguardare gli studenti, il personale scolastico e di riflesso tutte le famiglie che in qualche modo ruotano intorno al mondo della scuola”.

Un focolaio di otto persone positive al Coronavirus si è sviluppato in un Istituto religioso di Trapani Birgi, l’Opera santuario Nostra Signora di Fatima. Oltre ai religiosi (4 sacerdoti e 3 suore) è risultata positiva al tampone molecolare anche la perpetua per la quale si è reso necessario il ricovero in ospedale.

Proprio ieri erano 1.391 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 7597 tamponi processati. Le vittime  34. I positivi, sempre con dati fermi a ieri. sono 36.578 con un aumento di 987 casi. L’indice di positività sale al 18%.

Negli ospedali i ricoveri erano 1367, 46 in più rispetto al giorno precedente, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1181, 44 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva i ricoveri sono 186, 2 in più rispetto a ieri. I guariti sono 370.
La distribuzione nelle province vede a Catania con 396 casi, Palermo 295, Messina 210, Ragusa 69, Trapani 76, Siracusa 197, Caltanissetta 56, Agrigento 44, Enna 48.

Dall’inizio della campagna vaccinale anticovid, sono oltre 11mila in Sicilia le persone che hanno già ricevuto il vaccino. In particolare, nella sola giornata di ieri, domenica 3 gennaio, nell’Isola sono state complessivamente somministrate 4691 dosi di farmaco su altrettanti cittadini rientranti nel target previsto dal piano nazionale.

Si era appreso che nella giornata di sabato 2 gennaio, in Sicilia erano stati complessivamente somministrati 4438 vaccini anticovid. Quindi si registra un lieve incremento in 24 ore e un incrementi consistente rispetto all’avvio quando in tre giorni i vaccini erano stati meno di duemila ma tenendo presente che la fase di fine 2020 era più simbolica che pratica.