Sono 1.692 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 9455 tamponi effettuati; 40 i decessi, che portano il totale a 802.

Con i nuovi casi salgono così a 24.914 gli attuali positivi con un incremento di 1350. Di questi 1.596 sono i ricoverati: 1391 in regime ordinario e 205 in terapia intensiva con un aumento di 3 ricoveri. In isolamento domiciliare sono 23.318. I guariti sono 302.

I nuovi positivi sono così distribuiti per province:   Palermo 393, Catania 373, Trapani 317, Agrigento 135. Siracusa 114,  Enna 112, Messina 105,  Ragusa 80,  Caltanissetta 63,

Sul dato odierno c’è da registrare una nota ufficiale dell’Osservatorio Epidemiologico della Sicilia

“Il report di oggi per la Sicilia, rilevato nel bollettino quotidiano del ministero della Salute, risente inevitabilmente anche dell’azione di ricerca attiva del Coronavirus avviata in molti comuni dell’Isola attraverso i cosiddetti drive-in. Si tratta di un dato di cui teniamo sempre conto, che monitoriamo costantemente, per valutare ogni sviluppo possibile nel contrasto alla pandemia. Ai cittadini rinnoviamo ogni invito utile alla prudenza e a quei comportamenti noti ormai a tutti ed utili ad evitare il propagarsi del virus” specificano proprio dall’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute.

Sul fronte ospedaliero, però,  confortano in Sicilia i dati sulla occupazioend ei posti anche se nel Paese la situazione è quantomeno problematica. Il 53% dei posti letto nei reparti di medicina, a livello nazionale, è ormai occupato da pazienti Covid (+1 rispetto ai dati del 10 novembre), e il valore del 40% definito come ‘soglia critica’ è superato da 12 regioni, mentre in dieci regioni è stata superata la soglia critica anche nelle terapie intensive.

Lo rileva il monitoraggio dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) del Ministero della Salute basato su dati aggiornati a ieri, 11 novembre, da cui emerge anche che il 34% delle terapie intensive italiane è occupato da pazienti Covid (-3% rispetto ai dati del 10 novembre), ma il valore del 30%, definito come ‘soglia critica’, viene superato comunque in 10 regioni.

I dati (basati su una rielaborazione di quelli forniti dalla Protezione Civile e che non includono quelli della Basilicata, che risultano non pervenuti) mostrano come la progressiva saturazione dei posti letto, sia nella cosiddetta ‘area non critica’ che nelle terapie intensive, porti a utilizzare per pazienti Covid quelli che dovrebbero essere dedicati a persone con altre patologie. In particolare, le 12 regioni (una in più rispetto al giorno prima) che superano la soglia del 40% dei ricoveri di pazienti con infezione da Sars-Cov-2 nei reparti di medicina generale, malattie infettive e pneumologia, sono: Abruzzo (41%, ultima in ordine di tempo ad aggiungersi alla lista), Campania (50%), Emilia Romagna (56%), Lazio (47%), Liguria (70%), Lombardia (75%), Marche (55%), Provincia Autonoma di Bolzano (99%), Provincia Autonoma di Trento (59%), Piemonte (92%), Umbria (52%) e Valle d’Aosta (85%). Mentre la Puglia si attesta al 40%. Per le terapie intensive, invece, la soglia limite del 30% dei posti occupati da pazienti Covid è stata superata, ieri, da 10 regioni (una in meno rispetto al giorno prima): Emilia Romagna (40%), Liguria (43%), Lombardia (50%), Marche (37%), Provincia Autonoma di Bolzano (48%), Provincia Autonoma di Trento (34%), Piemonte (48% in netto calo rispetto al 56% del giorno prima), Toscana (46%), Umbria (54%) e Valle d’Aosta (57%).