Continua la crescita dei positivi riscontrati in Sicilia, Nel report odierno sono due i dati portanti. Da un lato, per il secondo  giorno consecutivo, l’incidenza importante dei positivi scoperti con gli screening e non con il tracciamento dei contatti. Il secondo che per la prima volta si superano, nell’isola, i diecimila tamponi.

Dati che servono a leggere correattamente  i numeri di oggi che parlano di 1.707 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 10.217 tamponi effettuati; 35 i decessi, che portano il totale a 837.

Con i nuovi casi salgono così a 26.286 gli attuali positivi con un incremento di 1372. Di questi 1.660 sono i ricoverati: 1450, 59 in più, in regime ordinario e 210 in terapia intensiva con un aumento di 8 ricoveri. In isolamento domiciliare sono 24.626. I guariti sono 300.

I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Catania 589,  Palermo 444,  Ragusa 176,  Messina 116,  Agrigento 95.Siracusa 89, Caltanissetta 87, Trapani 77,  Enna 34.

Intanto salgono a 19 i medici e infermieri che sono risultati positivi al Covid al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo.

Diciotto si trovano a casa, un infermiere è stato ricoverato nella stessa area d’emergenza. Ha una polmonite e l’insufficienza respiratoria allo stadio iniziale.

I nuovi tamponi fatti sono risultati negativi.

“Abbiamo in atto soltanto un nuovo positivo e il fattore moltiplicativo sembra scongiurato – dice il direttore dell’area di emergenza Massimo Geraci – la prudenza in questi casi è fondamentale, pertanto, aspetterei almeno un’altra corsa di tamponi, se non addirittura due. Li stiamo ripetendo su tutti ciclicamente e ovviamente speriamo bene”.

E con lettera al clero di Palermo l’arcivescovo Corrado Lorefice ha disposto, stante la recrudescenza della diffusione del virus Covid19, che da lunedì prossimo e fino a data da destinarsi vengano sospese tutte le attività parrocchiali “in presenza”.

Restano invariate le norme relative alla celebrazione dell’Eucaristia e degli altri sacramenti.

“Dopo essermi confrontato col Consiglio episcopale, sono giunto – con rammarico ma per il bene comune – alla sofferta determinazione, di sospendere in tutto il territorio della nostra arcidiocesi, da lunedì 16 novembre e fino a nuova disposizione, le attività di catechesi (sia dei fanciulli che degli adulti) come anche ogni altra forma di attività “in presenza” (riunioni, assemblee, etc.) da chiunque e a qualunque titolo organizzate, siano essi Parrocchie, Gruppi, Movimenti, Associazioni o altro – ha scritto Lorefice – Ove sia possibile si utilizzino le forme alternative di comunicazione (piattaforme digitali, social, streaming) già con successo sperimentate nei mesi passati.

Rimangono, invece, invariate le norme che riguardano la celebrazione dell’Eucaristia e degli altri Sacramenti con la partecipazione del Popolo di Dio, ma raccomando a tutti la puntuale osservanza dei protocolli di sicurezza sanitaria, come a suo tempo dettagliatamente indicati. Si ribadisce, infine, che la visita agli ammalati e agli anziani da parte dei ministri straordinari della Comunione venga effettuata con le dovute precauzioni. Si eviti che lo stesso ministro straordinario raggiunga nel medesimo giorno più infermi, trattandosi delle persone più esposte ad un eventuale contagio”.

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