Ancora contagi da covid19 in Sicilia dopo l’escalation degli ultimi giorni. Sono 75 i nuovi casi nell’isola nelle ultime 24 ore. Attualmente ci sono complessivamente 2348 positivi attivi di cui 217 ricoverati in ospedale (dieci in più rispetto a ieri), 14 dei quali in terapia intensiva (uno in più rispetto a ieri) e 203 in regime di ricovero ordinario; 2.131 si trovano in isolamento domiciliare, per un totale di 6.037 casi dall’inizio dell’epidemia. I  tamponi eseguiti sono 3102.

Salgono a 299 le vittime del virus dall’inizio dell’epidemia nell’isola. I  decessi sono avvenuti 2 a Palermo e 1 a Catania. Nel capoluogo sono morti un ultranovantenne della provincia di Trapani e un ottantenne Palermitano così come ottantenne è anche la vittima di Catania.

Sul fronte della distribuzione fra province il Palermitano resta il territorio più colpito con 43 nuovi casi (21 di questi sono stati riscontrati all’interno della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte), segue Caltanissetta con 13 casi, poi Catania con 6 casi, Messina con 5, Ragusa con 3 casi, 2 sono quelli registrati a Siracusa come 2 anche nel Trapanese. I guariti di oggi sono 40

Continua a destare preoccupazione, anzi ne desta sempre di più, la situazione della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo per la quale Medici Senza Frontiere (MSF) chiede l’evacuazione dei casi più vulnerabili dalle quattro strutture di prima accoglienza dichiarate zona rossa dopo l’elevato numero di contagi Covid19 registrato.

Nel fine settimana l’organizzazione umanitaria ha risposto all’appello alla città lanciato dalla Missione e ha inviato il proprio team, già impegnato in Sicilia per l’emergenza Covid19 da aprile, per identificare i casi più vulnerabili dal punto di vista sanitario e socio-sanitario e supportare i volontari delle strutture nel rafforzamento delle misure in contrasto al coronavirus. L’intervento si svolge in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Asp di Palermo.

“Ci troviamo di fronte a una situazione non semplice perché nelle quattro strutture sono ospitate molte persone ed è difficile garantire il distanziamento fisico. Se i più vulnerabili dovessero contrarre il Covid-19, la loro precaria situazione verrebbe seriamente aggravata. Comprendendo il difficile momento per la città di Palermo e apprezzando lo sforzo delle istituzioni, uniamo la nostra voce a quella dei volontari della Missione per chiedere una risposta più rapida possibile” dice il dott. Pier Occorso, medico di MSF impegnato a Palermo.

Sono tanti i fronti di preoccupazione fra tribunale di palermo e Paesi della provincia ma sotto attenzione c’è anche la situazione di Sciacca dove oggi sono stati registrati aòltre sei contagi. Il virus continua a diffondersi e si preparano nuove misure di contenimento allo studio da parte della Regione siciliana