“La situazione è seria. Ma a creare allarme, oltre al veloce andamento della pandemia, non ci possono essere anche le scelte poco chiare in merito alla gestione delle strutture sanitarie. Paradigmatica la situazione al Civico di Palermo, principale presidio ospedaliero della Sicilia occidentale. La decisione di destinarlo, per la seconda volta e nel giro di pochi giorni, solo ai pazienti affetti da Coronavirus sta creando panico e confusione sia tra i malati no Covid, che di certo non possono andare a curarsi per prestazioni specialistiche in altre strutture periferiche, che tra il personale sanitario che non sa come dovrà organizzarsi. Per questo chiediamo subito di riaprire a tutti il Civico ma anche il Garibaldi di Catania, utilizzando gli altri presidi e il personale ospedaliero”. Questa la prima richiesta di Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, all’assessore Razza durante il confronto di oggi sul web.
E ha aggiunto: “A preoccupare è anche la notizia di un significativo numero di operatori sanitari contagiati proprio in un reparto del Civico. Questo significa che non hanno funzionato le misure di sicurezza ed è necessario intervenire subito”. E continua Barone: “C’è il problema di reperire il personale con concorsi ma anche con rapporti a tempo determinato. Si deve provvedere a stabilizzare i precari già inseriti nel sistema sanitario. Ai nuovi che accetteranno di lavorare in questo momento difficile serve garantire la strada per l’assunzione e, per medici, anche per la specializzazione. Il governo Musumeci deve porreSono
Proprio ieri il bollettino parlava di 548 i nuovi positivi al Covid19. Salgono così a 6.790 gli attuali positivi e passano a 563 i ricoverati in ospedale con un incremento di 23 ricoveri rispetto a ieri.
Di questi 70 si trovano in terapia intensiva, 9 in più rispetto a ieri, mentre sono 493 i ricoveri in regime ordinario, 14 in più di ieri. Sono 6.227 le persone in isolamento domiciliare. I tamponi eseguiti sono 6.390 questo problema al governo nazionale. Ed infine si devono sbloccare gli incentivi promessi al personale sanitario e per gli operatori del 118”.
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