Sono 111 i nuovi positivi al Covid 19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore (ieri erano 67) su 13.311  tamponi processati, con una incidenza che sale allo 0,8% ieri era allo 0,7%.  La Regione è al terzo posto in Italia per numero di contagi giornalieri.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Una sola vittima sono il totale dei morti è 5.964. Il numero degli attuali positivi è di 4.372 con una diminuzione di 59 casi. I guariti sono 169.

La situazione negli ospedali

Negli ospedali i ricoverati sono 186, dodici in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 20, tre in meno di ieri.

La situazione nelle singole province

Nella distribuzione dei nuovi casi in provincia Palermo 2, Catania 15, Messina 0,  Siracusa 16, Trapani 13, Ragusa 17, Agrigento 8, Caltanissetta 21, Enna 19.

A Palermo città zero positivi

A Palermo città  oggi non c’è stato nessun nuovo positivo al Covid19. E’ la prima volta che succede. Gli unici 2 nuovi positivi nell’intera provincia sono uno a San Giuseppe Jato e l’altro a Bagheria. In tutti gli altri comuni della provincia nonostante i tamponi eseguiti nessuno è risultato contagiato. I dati disaggregati sono quelli elaborato dall’ufficio del commissario per l’emergenza rifiuti in provincia di Palermo. Tamponi refertati sono stati 922.

La gestione dell’emergenza Covid19

“Nella gestione dell’emergenza Covid sono stati anche commessi errori, e io stesso ho fatto ammenda in più occasione, ma sono stati anche formativi anche per gli operatori. Nessuno ha avuto mai un manuale di gestione di una pandemia ed è difficile affrontare una vicenda straordinaria con la lente dell’ordinarietà” ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, alla kermesse del governo dell’isola allo Spasimo di Palermo, “Sono rimasto particolarmente colpito alcuni giorni fa – ha aggiunto – nel vedere gli ospedali San Pietroburgo invasi da malati positivi al Covid, con letti non più occupabili, fino al punto da vedere nei corridoi materassi per terra con pazienti anziani”.

“Oggi dobbiamo trasmettere in maniera positiva la necessità di vaccinarci” e in Sicilia “abbiamo dovuto vincere una certa refrattarietà, che esiste”, ma nell’isola “quasi tutte le persone che sono state trovate positive alla variante Delta, non ultimo il diplomatico indonesiano” presente a Catania per il G20 “non si erano vaccinati”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, alla kermesse del governo dell’isola allo Spasimo di Palermo, lanciando “un invito pressante per tutelare la nostra vita, quella sociale e l’economia e per tornare a fare una vita normale: vacciniamoci”.

“Non è mai stato rappresentato dal comitato tecnico scientifico nazionale il tema di mantenere la mascherina in Sicilia, non si è fatta differenza e sarebbe strano si facesse perché a quel punto dovremmo chiederci qual è la ragione per cui il Cts ha ritenuto superata la mascherina all’aperto . Ovviamente andremo vedendo quello che succede”. Lo ha detto l’assessore alla salute della Regione Siciliana Ruggero Razza, a margine delle kermesse del governo regionale allo Spasimo, rispondendo alle domande dei cronisti sulla possibilità di mantenere nell’Isola l’obbligo della mascherina all’aperto anche dopo il 28 giugno considerato anche il numero di contagi in Sicilia, prima regione in Italia. “La Sicilia, che ha un numero elevato di contagi, è anche la Sicilia che ha il più basso indice di ospedalizzazione in tutta Italia – ha aggiunto Razza -. Gli esperti stanno facendo una valutazione perché un numero significativo di casi asintomatici rispetto a un bassissimo impatto sugli ospedali può voler dire anche che da noi il virus è stato contenuto dal sistema delle vaccinazioni”.

“Quello che più mi preoccupa, e molti hanno osservato, è il ritardo sul contenimento delle varianti. La Sicilia, da questo punto di vista, ha dimostrato di avere un sistema di allerta molto forte, con più laboratori di riferimento, e questo ci fa ben sperare sull’impatto epidemiologico. Il mio appello è a proseguire a vaccinarsi perché quando arriva una variante come quella Delta l’argine maggiore è la vaccinazione”.