Aumento della curva dei contagi in Sicilia e ospedali in affanno per non dire al collasso. Così  i sindacati chiedono un momento di confronto con il Governo regionale.

“Il Governo regionale ha avuto sei mesi per affrontare le criticità del sistema sanitario regionale nel caso di ripresa
dell’epidemia di Covid- 19. Col decreto di agosto sono state anche rese disponibili per questo fine risorse aggiuntive. Chiediamo cosa sia stato fatto e che fine abbiano fatto i fondi nazionali, anche alla luce delle notizie che arrivano su rinvii e difficoltà nell’erogazione di prestazioni ordinarie e persino di chiusure , benchè temporanee, di alcuni Pronto soccorso, ma anche dei problemi delle scuole in tema di medicina scolastica, dal momento che non trovano nelle Asp interlocutori immediati nel caso si verifichino nelle strutture casi di contagio”. Lo dicono i segretari generali della Cgil Sicilia e della Funzione Pubblica Cgil, Alfio Mannino e Gaetano Agliozzo, che aggiungono:

“Abbiamo già chiesto , assieme a Cisl e Uil con le rispettive federazioni di categoria ,da alcune settimane all’assessore alla Salute Ruggero Razza di convocarci per aver conto dello stato dell’arte e ascoltare le nostre rivendicazioni su come fronteggiare l’emergenza che si riapre a partire da quelle sul personale- per inciso agli operatori sanitari non è stato ancora pagato il bonus- e sulla medicina territoriale ma non abbiamo ancora ricevuto risposta. Torniamo a chiedere il confronto e questa volta – sottolineano- riteniamo sia fondamentale il coinvolgimento dell’intero governo regionale perché i problemi aperti esigono interventi in più ambiti, affinché questa fase difficile possa essere superata garantendo il diritto alla salute di tutti ma anche il diritto all’istruzione”.

Proprio ieri un nuovo record di contagi è stato toccato in Sicilia. Novantotto i nuovi positivi al Covid 19 registrati in Sicilia in 24 ore. Salgono così a 4682 gli attuali positivi e passano a 446 i ricoverati in ospedale con un incremento di 20 ricoveri rispetto a ieri.

Di questi 42 si trovano in terapia intensiva, 4 in più rispetto a ieri, mentre sono 404 i ricoveri in regime ordinario; 4.236 sono i pazienti in regime isolamento domiciliare.