“Saranno i numeri che ci diranno se dobbiamo chiudere di nuovo tutto”. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, oggi a Caltanissetta, in merito all’aumento dei contagi da coronavirus in Sicilia.
“Ho lanciato un appello 15 giorni fa – ha aggiunto – mi pare che questo appello non sia stato raccolto e quindi non escludo che ci possano essere misure ulteriormente restrittive. Nel frattempo sono stati chiusi alcuni esercizi commerciali, pensiamo nei prossimi giorni, con le forze dell’ordine, preposte a questo servizio, di chiuderne altri perché i gestori non impongono ai propri clienti il rispetto delle norme di prevenzione e di cautela. Al tempo stesso rinnovo l’appello a tutti per poterci godere questa estate in relax ma con qualche piccolo sacrificio”.
“La mascherina, – ha concluso il governatore – il distanziamento, mantenere un metro di distanza, penso che sia il minimo per evitare di fare concorrenza alle Regioni del Nord in termini di coronavirus. Siamo stati così bravi per 3 mesi con la linea della fermezza e del rigore. Credevo di poter avere fiducia nella responsabilità dei siciliani non vorrei ricredermi”.
E qualche ora dopo le dichiarazioni di Musmeci sono arrivati i nuovi dati sui contagi. Il report di oggi ne denuncia 27 nelle ultime 24 ore.
Ancora una volta, però, a far schizzare i numeri sono i contagi riscontrati fra i migranti. Un dato non preoccupante per quel che riguarda la diffusione visto che i migranti sono controllati e isolati ma che falsa le statistiche sul contagio e sugli indici di trasmissibilità. Sono 14 e tutti asintomatici, tredici di questi sono a Ragusa e uno a Caltanissetta. Lo si apprende attraverso il tradizionale bollettino del ministero della Salute redatto con l’Istituto superiore di sanità e la Protezione civile sulla base dei dati comunicati dalla Regione integrato con notizie provenienti dalla Regione siciliana
Intanto stamane, davanti al San Paolo Palace di via Messina Marine a Palermo, è comparso uno striscione contro l’immigrazione su iniziativa di CasaPound. La struttura alberghiera infatti, ospita migranti positivi al Covid19.
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