- Il presidente della Regione Nello Musumeci “Giusto l’utilizzo del Green Pass nei locali al chiuso”
- Sui numeri della pandemia “Sono dalla nostra parte ma lavoriamo su due binari, pronti al peggio”
- Sulle vaccinazioni “Medici di base potevano fare di più” e si dice “Sorpreso dai giovani”
“Nei locali, secondo me, è giusto entrare per consumare ai tavoli ed è giusto farlo con il certificato verde: è una garanzia sia per l’operatore commerciale sia per chi sta seduto nel tavolo accanto”. A dirlo è il presidente della Regione Nello Musumeci a Timeline su Sky TG24. Musumeci ha parlato del Covid19 nell’isola ed ha continuato sul discorso Green Pass per ricordare che a breve i certificati saranno rilasciati ai vaccinati da sportelli dedicati.
“L’effetto green pass si è creato in Sicilia – osserva Musumeci – dove c’è una grande voglia di vivere questa riconquistata libertà. Il certificato verde sarà rilasciato con appositi sportelli, che nelle prossime ore saranno attivati proprio per evitare la lunga attesa”.
“Numeri dalla nostra parte, ma pronti al peggio”
Il governatore dell’isola, sempre a Timeline, ha inoltre illustrato la strategia per contrastare l’avanzata del Covid19. “Ci muoviamo su due binari, come sempre. Da una parte l’opera di persuasione, che è incessante e non si è mai fermata, e dall’altra parte ci prepariamo al peggio: guai se pensassimo di farci cogliere impreparati. I numeri sono ancora dalla nostra parte, non presentano alcuna criticità, ma, per esempio, la scorsa settimana avevamo in terapia intensiva 23 ricoverati, mentre questa settimana, dato aggiornato alle ultime ventiquattro ore, siamo a 29 posti letto occupati in terapia intensiva: questo è un segno evidente che c’è una tendenza di crescita che mi sembra abbastanza costante”.
“Tendenza che difficilmente si arresterà ad agosto”
“Siamo portati – prevede Musumeci – ad immaginare che nel mese di agosto questa tendenza non possa arrestarsi proprio perché gli assembramenti, i banchetti, il desiderio di volere stare insieme molte volte pone in secondo piano il rispetto delle regole”.
“Non siamo preoccupati ma occupati ad evitare il peggio”
“Quindi – chiosa il presidente della Regione – non siamo preoccupati, ma occupati ad evitare che debba accadere il peggio, e nel frattempo spieghiamo ai siciliani, ma anche ai turisti, e sono tanti per fortuna in questo momento in Sicilia, che per evitare il peggio ognuno deve fare la propria parte”.
Sulle vaccinazioni agli over 60
Musumeci ha poi commentato i dati forniti dal governo che evidenziano come la Sicilia abbia vaccinato il minor numero di over 60. “Gli incidenti registrati – ha osservato il governatore dell’isola – quando abbiamo parlato dei casi di mortalità, e che poi la scienza ha accertato non avere alcun collegamento con AstraZeneca, hanno creato una prima psicosi”.
“Confidavamo nell’impegno dei medici di famiglia”
Si fa amaro il commento del governatore: “Confidavamo molto – ha spiegato – sui medici di famiglia, e ne parlo veramente con amarezza e schiettezza perché il medico di famiglia conosce i propri pazienti e sa benissimo come la pensano: può andare a cercarli fino a casa, può convincerli della necessità di fare il vaccino. C’è stato un impegno di una minoranza dei medici di famiglia, che voglio davvero ringraziare, ma debbo dire che la mobilitazione che tutti ci aspettavamo da parte della medicina di base non c’è stata: qualcuno non ha avvertito la responsabilità etica di fare il proprio dovere”.
“Le abbiamo sperimentate”
“Quando tu per due-tre mesi – ha osservato Musumeci – esorti i sessantenni ad andare a fare il vaccino e spieghi perché è necessario farlo, e la gente continua a restare diffidente, cos’altro si può fare? Più di lanciare appelli, obiettivamente, cosa possiamo fare noi governatori? Abbiamo aperto 95 hub in Sicilia, per andare incontro anche nei piccoli centri, per evitare che la gente debba avere il fastidio di mettersi in macchina e fare 10-15 chilometri per raggiungere un hub. Abbiamo fatto la convenzione con le farmacie, fatto la vaccinazione nelle isole minori, dalle Eolie alle Egadi, e con i camper stiamo andando nei locali balneari. Le abbiamo sperimentate tutte, ma chi si convince a non doversi vaccinare diventa assolutamente irriducibile e irrecuperabile da questo punto di vista, costituendo un pericolo”.
“I giovani, però, stanno rispondendo benissimo”
“In compenso – ha concluso – ed è una nota positiva, i giovani, negli ultimi dieci giorni stanno affollando gli hub: ho rifatto il richiamo di AstraZeneca tre giorni fa e sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere centinaia e centinaia di giovani in fila ad aspettare il proprio turno per la prima dose”.
Dosi ad 81,5% del personale scolastico
Musumeci si è soffermato anche sulla questione delle vaccinazioni al personale scolastico in vista – a settembre – della ripresa delle lezioni.
“Guardiamo con particolare attenzione al mondo della scuola – ha sottolineato – abbiamo 130 mila persone impegnate nel settore scolastico tra docenti e personale ATA: ebbene qui il dato è un po’ più confortante perché l’81,5% del personale scolastico si è già sottoposto al vaccino”.
“Un paradosso la differenza di dati”
“Mi sembra un paradosso – ha aggiunto – questa differenza tra i dati forniti dal governo e quelli della Regione, a meno che il governo non abbia una piattaforma diversa dalla nostra o opera un calcolo diverso. Certo è che noi stiamo lavorando insistentemente, e stiamo lavorando anche nella prospettiva di andare incontro alla gente, sperando che fra i tanti, nei luoghi di villeggiatura, ci siano anche i diffidenti”.
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