Nel 2008 l’arcivescovo di Monreale, Mons. Michele Pennisi, era stato a Mosca. Aveva partecipato alla presentazione di un calendario, prodotto dalla Fondazione “Russia Cristiana”, incentrato sulla rappresentazione della Madonna nelle icone dell’Italia Meridionale.

A distanza di 11 anni, a dicembre di quest’anno, si è recato nella capitale russa per presentare un nuovo calendario, quello che descrive i mosaici del Duomo di Monreale.

In Russia si respira un clima di grande collaborazione tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa. Anche grazie all’azione della Fondazione “Russia Cristiana”, che a Mosca gestisce un centro culturale dove favorisce l’incontro tra esponenti delle due Chiese.

Il breve viaggio di Pennisi, condotto assieme al parroco del Duomo di Monreale, Don Nicola Gaglio, è stato proprio all’insegna di quel dialogo tra il mondo cattolico e quello ortodosso che venne avviato nel 2016 da Papa Francesco nell’incontro a Cuba con il Patriarca di Mosca.

La tre giorni moscovita porta anche la firma della prof.ssa Giovanna Parravicini, grande esperta di iconografia e di ortodossia.

Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana e direttore dell’edizione russa della rivista «La Nuova Europa», ha curato numerose pubblicazioni sulla storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e sulla storia dell’arte bizantina.

La Parravicini era stata a Palermo alcuni anni fa, quando aveva accompagnato alcuni artisti russi in un incontro con altri artisti del luogo. Durante la sua visita al Duomo di Monreale era rimasta folgorata dalla bellezza dei suoi mosaici, così come aveva apprezzato la competenza mostrata nel descriverli dal parroco della Cattedrale, Don Nicola Gaglio.

La Fondazione Russia Cristiana ormai da circa 40 anni produce un calendario, tradotto in russo, italiano e francese, dove vengono rappresentate le immagini e ripercorsa la storia delle più belle basiliche.

Dalla visita al Duomo di Monreale era nata l’idea di dedicare il calendario 2020 proprio ai suoi mosaici. Un’idea sottoposta a febbraio di quest’anno a Don Gaglio, al quale la Parravicini aveva chiesto di scegliere 24 immagini.
Così è nato il calendario che illustra la storia della Cattedrale di Monreale, nel quale Don Gaglio ha posto l’accento sull’aspetto devozionale e religioso della sua fondazione, per poi accompagnare il lettore in un lungo viaggio sull’iconografia presente all’interno del monumento.

La versione italiana del calendario era stata presentata per la prima volta a Rimini, ad agosto, in occasione del 40esimo meeting di Comunione e Liberazione.

“Fu allora – racconta Don Nicola Gaglio – che venne organizzata la presentazione della versione russa a Mosca per la seconda settimana di dicembre”.

L’Arcivescovo della Diocesi di Monreale era stato anche invitato dal vescovo di Mosca, Mons. Paolo Pezzi, per concelebrare, il 12 dicembre, la messa nella Cattedrale di Mosca, in occasione del ventesimo anniversario della sua riconsegna alla chiesa Cattolica. La chiesa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria era stata costruita nell’800. Durante il periodo comunista era stata trasformata in magazzino e in appartamenti. Solo 20 anni fa la sua riconsegna al legittimo proprietario e la successiva ristrutturazione.

“Abbiamo celebrato alla presenza di cattolici provenienti da vari stati – spiega Mons. Pennisi -, all’ambasciatore della Polonia, ai Cavalieri dell’Ordine di Malta. Hanno celebrato anche cattolici di rito armeno, ed erano presenti anche esponenti della chiesa ortodossa”.

Nell’arco della breve visita a Mosca sono state tenute alcune conferenze. La prima presso il Monastero ortodosso di San Pietro, alle porte di Mosca, alla presenza di numerosi intellettuali e dell’igumeno. Un incontro per iconografi, dove padre Gaglio ha presentato l’iconografia della cattedrale e si è soffermato sulla sua struttura.

Un secondo all’interno del centro culturale della Fondazione “Russia Cristiana”, nel cuore di Mosca, alla presenza di sacerdoti cattolici e ortodossi. Presenti anche vari esponenti dell’intellighenzia moscovita.

“Un incontro dall’alto valore simbolico e culturale – spiega Mons. Pennisi -. “Russia Cristiana” cerca di creare ponti tra l’ortodossia e il mondo cattolico, due mondi che negli ultimi anni si sono avvicinati”.

“Quest’occasione – spiega l’arcivescovo -, ci ha permesso di fare conoscere ad un pubblico specializzato moscovita il Duomo di Monreale”. È sempre stato il parroco di Santa Maria la Nuova a presentare il complesso monastico monrealese.

Un ulteriore incontro si è tenuto presso un centro di restauro, a Mosca, dove realizzano icone e lavorano iconostasi per le chiese, con restauratori e rappresentanti del mondo universitario moscovita. “Una trentina di iconografi hanno voluto sapere come si sono sviluppati nel corso dei secoli i restauri della Cattedrale”.
“Un momento significativo di questo viaggio a Mosca – spiega ancora Mons. Pennisi – è stato l’incontro con il metropolita di Mosca”.

Compositore di musica, iconografo e teologo, Hilarion Alfeyev era già stato in visita a Monreale.
“Il metropolita si è incontrato 7 volte con Papa Francesco, che incontrerà nuovamente a Bari. Con lui abbiamo parlato della nostra presenza a Mosca. L’abbiamo invitato a tornare a Monreale. È rimasto sorpreso dalla bellezza del calendario e ne ha chiesto diverse copie da regalare. Che un ortodosso voglia regalare un calendario della chiesa cattolica a persone influenti dell’area ortodossa è un segnale importante”.

Al numero due della Chiesa ortodossa è stato donato un mosaico del Pantocratore, in un clima di grande sintonia e amicizia.

Una tre giorni che ha lasciato il segno. Già nei prossimi mesi a Monreale giungeranno due delegazioni di studiosi russi interessati all’arte bizantina. E il dialogo continua.

“Anche da parte del Vaticano – spiega Pennisi – c’è stato molto compiacimento per questo rapporto che abbiamo avviato e che ci auguriamo possa continuare”.

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