Possono partire a Prizzi le indagini che consentiranno di progettare il consolidamento di un’area di notevole importanza per il Comune del Palermitano: quella compresa tra il corso Finocchiaro Aprile e la via Alcide De Gasperi, due arterie stradali che costituiscono le vie di fuga del paese. Il via libera all’iter che consentirà di mettere finalmente in sicurezza l’intera zona è arrivato grazie all’intervento dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano Nello Musumeci.

La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha affidato l’incarico alla Litos Progetti di Santa Caterina Villarmosa, impresa che si è aggiudicata la gara con un ribasso del 54 per cento e che si appresta a compiere i rilievi necessari per pianificare i lavori. Nella zona, a partire dai primi anni Ottanta, la spinta della collina retrostante ha progressivamente avuto effetti destabilizzanti sui fabbricati e sull’asfalto, dove evidenti e profonde risultano diverse lesioni. Particolarmente danneggiati i muri di contenimento che sono ubicati lungo le due arterie. Sarà pertanto necessario realizzare una serie di solide paratie, con cordoli di coronamento, in grado di porre fine ai dissesti in corso per poi procedere al ripristino del manto stradale ormai compromesso in più punti.

Sempre in tema di dissesto idrogeologico, qualche giorno fa è stata data dalla Regione la notizia di analoghi interventi nel Messinese, e nella fattispecie a Letojanni, dove verrà messa in sicurezza contrada Sillemi. L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha finanziato le indagini utili a consolidare tutta l’area, fino alla zona di San Filippo. Da un punto di vista tecnico si tratta di interventi strutturali e di ingegneria naturalistica che consentiranno la piena e sicura fruibilità del sito che già dal 2015 ha fatto registrare una serie di criticità legate a una regimentazione idraulica non più idonea.
L’opera, tra le altre cose, metterà in salvaguardia il depuratore consortile che serve, oltre a Letojanni, anche i Comuni di Taormina, Castelmola e Giardini Naxos e proteggerà gli edifici che si trovano a monte dell’autostrada A18. Il progetto prevede la realizzazione di una paratia a protezione del sottostante impianto di depurazione e lavori di contenimento superficiale con l’ausilio di rete metallica a doppia torsione opportunamente ancorata al terreno, su un’area che ha una estensione di circa dodici mila metri quadri. Si procederà infine con la canalizzazione delle acque superficiali negli esistenti valloni e con la collocazione di briglie vive in legname e pietrame, al fine di rallentare la velocità dell’acqua ed evitare così l’azione erosiva.

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