È stato presentato presso la sede dell’Assessorato Regionale alla Salute, il nuovo modello organizzativo del Centro Regionale Trapianti (CRT). L’articolazione della struttura, con sede presso l’A.R.N.A.S “Civico – Di Cristina – Benfratelli” di Palermo, prevede due aree.

Da una parte l’Area di coordinamento della rete regionale, diretta dal Coordinatore regionale per i trapianti, con il compito di assicurare, d’intesa con il Comitato Regionale per i trapianti, la governance del sistema regionale. Dall’altra, l’Area del coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti diretta dal Coordinatore delle attività regionali di procurement e trapianto di organi e tessuti, che ha il compito di garantire il coordinamento operativo di tutto il processo di donazione e di trapianto.

L’Area del coordinamento operativo con a capo Bruna Piazza, svolge operazioni di raccolta delle segnalazioni dei potenziali donatori dagli ospedali della rete regionale, svolge la valutazione congiuntamente al Centro Nazionale operativo e agli operatori degli ospedali di prelievo e di trapianto, si occupa di idoneità e sicurezza degli organi e tessuti proposti, dell’allocazione degli organi per il programma regionale, del coordinamento dei trasporti ed equipe di prelievo e trapianto, e della gestione della lista dei pazienti in attesa di trapianto.

L’Area di coordinamento e governance cura rapporti istituzionali, sia regionali che nazionali, gestisce la programmazione regionale delle attività di donazione e trapianto, i programmi di formazione del personale, le attività di comunicazione per la promozione della donazione, gestisce il sistema informativo regionale dei trapianti e il registro regionale dei pazienti sottoposti a trattamento dialitico.

A capo del programma del Centro Regionale Trapianti, il neo coordinatore Giorgio Battaglia, primario del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Acireale.

“Pochi numeri in questa fase iniziale dell’anno per stabilire il corso dei trapianti e delle donazioni in Sicilia. Il 2020 si apre con un aumento delle donazioni e una diminuzione degli oppositori”, spiega l’assessore Ruggero Razza.

Nel mese di gennaio sono 24 i potenziali donatori di cui 12 effettivi, segnalati dalle rianimazioni siciliane. Mentre le opposizioni sono state 10. I trapianti effettuati 27.

Il 2019 ha registrato 215 trapianti di organi solidi tra Ismett, Civico di Palermo e Policlinico di Catania. A fronte di una scarsa cultura della donazione degli organi in Sicilia, l’obiettivo è una maggiore sensibilizzazione all’atto del dono prendendo come modello la Toscana.

Secondo una nuova norma nazionale tra sei mesi tutti i maggiorenni riceveranno una raccomandata. Sarà quello il momento per dare o negare l’assenso alla donazione organi o chiedere approfondimenti.

“Abbiamo le professionalità e i requisiti per poter far si che questo nuovo modello organizzativo, con il supporto costante dell’assessorato, faccia ripartire l’attività con buone aspettative” – ha commentato Bruna Piazza, responsabile del coordinamento operativo del CRT.

Per Roberto Colletti, direttore dell’Arnas Civico di Palermo: “La nuova organizzazione segna con maggiore chiarezza la strada che il Crt, assegnato all’Ospedale Civico, dovrà intraprendere a partire dalla sensibilizzazione. Una corretta informazione sull’importanza delle donazioni deve partire fin dalle scuole elementari”.

“Sicuramente questa è la sfida, ci sono tanti pazienti che aspettano il trapianto e non si può procedere perché mancano i donatori – ha osservato Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti – per tale ragione ringrazio la Sicilia che attraverso un nuovo, moderno assetto organizzativo, sarà in grado di migliorare i livelli raggiungendo un numero di donatori sempre più elevato”.

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