Risale solo a qualche ora fa l’ennesima tragedia in viale Regione Siciliana, a Palermo. Una donna di cinquant’anni è morta investita da un auto. Secondo una prima ricostruzione, la signora stava attraversando la strada dopo aver fatto la spesa quando il mezzo l’avrebbe travolta, trascinandola fatalmente per una ventina di metri.
La vittima dell’incidente stradale è Rosalia Osman, residente nel quartiere Ciaculli, a Palermo. La donna era scesa a piedi per fare la spesa e stava facendo rientro a casa quando è stata travolta da un’auto. L’auto, una Hyundai, l’ha trascinata per più di 20 metri. La malcapitata è morta sul colpo. Il conducente dell’auto è stato portato al pronto soccorso, ma le sue condizioni non sono gravi. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i parenti della donna che sono rimasti fino a notte fonda.
Un episodio che, nella sua crudezza, riporta all’attualità uno dei grandi temi irrisolti del raccordo intercittadino, ovvero la mancanza di passi e sottopassi destinati ai pedoni.
Lo stato dei sottopassi di viale Regione
Una riflessione sul tema è dovuta. Viale Regione Siciliana rappresenta, da decenni ormai, una barriera architettonica per i pedoni che vogliono attraversare da un lato all’altro del raccordo fra A19 e A29. Un fatto più volte documentato dalla nostra redazione. Come accaduto circa un mese fà, ovvero il 7 febbraio, quando abbiamo mostrato lo stato in cui versano alcuni dei sottopassi dell’area est del capoluogo siciliano. Le strutture di Borgo Ulivia, del ponte Corleone, di via Altafonte e, ovviamente, quella nei pressi di via Oreto rappresentano soltanto la punta di un iceberg che affonda le sue radici nella mancanza di pianificazione e di manutenzione.
Sottopassi molto spesso inagibili
Le difficoltà sono oggettive. Buona parte dei sottopassi compresi tra la fine del tratto autostradale e lo svincolo di corso Calatafimi sono inagibili da anni, falcidiati da danni strutturali causati da incendi ed infiltrazioni d’acqua, diventati inoltre terrano di illegalità ed incuria. Le erbacce, a volte, sono talmente fitte che impediscono perfino l’accesso alle scale, quando le stesse sono accessibili. E non è una cosa scontata, visto lo stato in cui versa, ad esempio, la struttura nei pressi del ponte Corleone, dilaniata dalle radici degli alberi presenti in zona. A proposito di fenomeni di criminalità, il sottopasso di Borgo Ulivia si è reso invece protagonista di diversi incendi appiccati ad auto rubate, prima sventrate e poi date alle fiamme.
Pochi i sovrappassi
Problemi noti da anni e che hanno causato disagi inenarrabili ai residenti della III e della IV Circoscrizione che, molto spesso, sono costretti a macinare chilometri per attraversare viale Regione Siciliana. Di sovrappassi, invece, nemmeno se ne parla. In tutto viale Regione Siciliana ce ne sono soltanto tre: via Nave, parcheggio Emiri e quello nei pressi di piazzale Einstein. Strutture che normalmente suppliscono anche alla mancanza di accessi per le persone diversamente abili ma che, negli ultimi anni, hanno vissuto tanti disservizi.
E le richieste di strutture del genere non sono mancate negli anni. Come accaduto a fine 2021 quando un folto gruppo di residenti protestò nei pressi dell’attraversamento pedonale di via Perpignano chiedendo l’edificazione di un sovrappasso. Un tratto stradale sul quale sono purtroppo decedute tredici persone. Ultimo, in ordine cronologico, Agostino Cardovino. Il ragazzo, a cui è stata intitolata una piazzetta del quartiere Noce, è morto nella notte del 21 giugno 2020, a causa di un impatto fatale con un auto.
L’incidente di ieri
Quello di ieri sera è solo l’ultima di una lunga serie di incidenti sul raccordo fra A19 e A29. La vittima dell’incidente stradale è Rosalia Osman, residente nel quartiere Ciaculli L’incidente è avvenuto intorno alle 20.00 o poco dopo all’altezza dello svincolo Oreto. Sul posto sono immediatamente giunte due ambulanze per prestare i primi soccorsi. Purtroppo però per la donna non c’è stato nulla da fare. Sul posto è arrivato il medico legale intorno alle 23.30. Luogo dell’incidente sul quale, ad affiancare i mezzi del 118, era giunta in precedenza una pattuglia dei carabinieri e il personale dei vigili del fuoco. A condurre le indagini è il gruppo dell’infortunistica stradale. Gli uomini della polizia municipale hanno effettuato i rilievi del caso. A loro spetterà l’onere di chiarire e ricostruire la dinamica dell’accaduto. A rendere più complicate le operazioni però è stato il vento, che ha più volte abbattuto la cartellonistica mobile.
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