La Regione Siciliana, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico, ha finanziato con 2 milioni e 300 mila euro le opere di consolidamento di una porzione del centro abitato di Castelbuono, sulle Madonie, nel Palermitano. Si tratta di una delle arterie stradali del paese madonita, la via Tenente Ernesto Forte, interrotta per circa 40 metri dal 2015 a causa di un movimento del suolo che spezzò in più punti un muro di contenimento e fece sprofondare di circa un metro il piano stradale. La porzione chiusa al traffico ha obbligato a un percorso alternativo e crea disagi soprattutto ai residenti del quartiere Passetto.
Una nuova struttura di contenimento
Il presidente della Regione ha spiegato che è necessario intervenire anche perché ai bordi del muraglione divelto dal movimento franoso si trova, tra l’altro, una condotta dell’acquedotto di Pollina che pompa acqua ad altissima pressione e ulteriori cedimenti potrebbero danneggiarla e causare ingenti danni. La nuova struttura di contenimento, che avrà un’altezza di quattro metri e mezzo, sarà fortificata con pali a doppia fila di 22 metri mentre un sistema di drenaggio convoglierà le acque piovane in un pozzetto di scarico. In ultimo, verrà ricostruito il marciapiede e l’intera pavimentazione.
Demoliti i fabbricati danneggiati da una frana a Polizzi Generosa
Demoliti i fabbricati danneggiati a seguito degli eventi meteo dello scorso mese di gennaio a Polizzi Generosa, in provincia di Palermo. La viabilità sarà ripristinata a corsia ridotta.
La frana a gennaio
La frana si era innescata dopo alcuni eventi meteo avversi e aveva interessato una parte del costone roccioso che cinge l’abitato del paese Madonita e il fronte della frana, esteso circa 150 metri, ha causato il crollo di un magazzino e di parte di un fabbricato adiacente, prospicienti la Strada Statale 643.
I lavori
L’arteria era stata chiusa al transito ed erano state individuate vie alternative all’interno dell’abitato per evitare il blocco della circolazione stradale verso e da Scillato e lo svincolo autostradale lungo la Palermo-Catania. Poi si sono succeduti una serie d’incontri fra il Comune, il DRPC Sicilia, l’ANAS e altri enti interessati, nel corso dei quali si stabilì un piano d’interventi finalizzato alla risoluzione delle problematiche. Il piano prevedeva un primo intervento, a cura del DRPC Sicilia, di demolizione del fabbricato parzialmente crollato e fin dove fosse stato possibile agire in sicurezza, di rimozioni degli sfabbricidi. A questo primo intervento sarebbero seguiti gli interventi a cura dell’ANAS, finalizzati alla riapertura della strada a una sola corsia. Successivamente si sarebbe proceduto alla redazione di un progetto complessivo e dei conseguenti lavori necessari per la messa in sicurezza dell’area di cui trattasi.
Già terminato l’intervento
Il Dirigente Generale del DRPC Sicilia, Salvo Cocina, ha quindi provveduto a individuare l’apposto gruppo di lavoro, composto dall’Architetto Maria Carmela Palmeri, con funzioni di RUP (Responsabile Unico del Procedimento), gli Architetti Anna Sottile e Salvatore Alleca, nella qualità di progettisti e l’Architetto Nicola Castello, Direttore dei Lavori. Si tratta di tecnici-funzionari interni al DRPC Sicilia. Redatto il progetto, secondo quanto sopra definito e ottenute le necessarie autorizzazioni, si è proceduto all’affidamento dei lavori a un’impresa con sede nel vicino comune di Petralia. Lavori che sono stati eseguiti in costante contatto con i tecnici dell’ANAS, tanto da risultare completati con qualche giorno di anticipo rispetto ai previsti termini contrattuali. L’ANAS, dal canto suo, ha immediatamente provveduto a dare inizio ai propri interventi, che sono in corso di realizzazione, al fine di poter riaprire in tempi brevi la strada, anche se a percorrenza ridotta e nelle more del completamento di tutti gli interventi necessari alla riapertura definitiva e in sicurezza della intera sede stradale.
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