Novità nel mese di febbraio per i percettori del Reddito di cittadinanza. C’è chi può ricevere una doppia ricarica. L’Inps verserà ai nuclei familiari che rientrano nel beneficio gli importi relativi ad altre due mensilità dell’assegno unico in attesa dell’entrata in vigore dell’assegno unico universale, prevista per la prossima primavera.

La doppia ricarica, a chi spetta

A percepire le due indennità saranno le famiglie con figli a carico fino ai 18 anni di età. Le ricariche fanno riferimento ai normali pagamenti del Reddito di cittadinanza, elargiti il 15 o il 27 di ogni mese, e agli importi dell’assegno unico del mese di gennaio. In questo caso il pagamento verrà effettuato a partire dal 25 di febbraio.

A marzo l’assegno unico universale

Per l’assegno unico universale bisognerà aspettare il mese di marzo e i beneficiari non dovranno presentare alcuna domanda per riceverlo, ma l’Inps lo accrediterà automaticamente a chi ha figli a carico. A proposito degli aumenti previsti per alcuni percettori del Reddito di cittadinanza bisogna tener conto sempre dell’aggiornamento dell’Isee 2022. Non tutti i beneficiari del sussidio usufruiranno dell’incremento dell’importo, ma solo alcune fasce.

Ma ch’è anche chi rischia di perderlo

Gli interessati sono quei nuclei familiari che hanno dimostrato un peggioramento della propria situazione economica, ovvero le famiglie redditi 2020 inferiori a quelli del 2019. Al contrario, chi ha visto migliorare il proprio reddito ci potrebbe essere un versamento inferiore del Reddito di cittadinanza già a partire dal mese di febbraio.

Azione contro i furbetti

Il governo è intervenuto anche sul fronte dei controlli, per evitare che i soliti “furbetti” possano usufruire in maniera illecita del Reddito di cittadinanza. A tal proposito, l’Inps eseguirà una serie di verifiche a campione. Ultima notizia è che i finanzieri del comando provinciale hanno scoperto tre lavoratori in nero, di cui due percettori del reddito di cittadinanza durante un controllo in una pizzeria di Villafrati. I militari hanno trovato i tre dipendenti che svolgevano la mansione di camerieri e aiuto-pizzaioli.

Sanzione salata

Il titolare della pizzeria non ha mostrato alcuna documentazione sull’assunzione dei tre lavoratori. Nel corso dei controlli è emerso che due dei lavoratori percepivano il reddito di cittadinanza.  Al datore di lavoro è stata elevata una sanzione che va da 3.600 a 21.600 euro, maggiorata del 20 per cento per aver impiegato “in nero” personale già percepiva il sussidio. I due lavoratori che percepivano il reddito sono stati segnalati all’Inps.

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