Nella giornata di oggi i dipendenti e collaboratori del Consorzio per le Autostrade Siciliane sono stati sottoposti a “tampone rapido”. L’indagine rientra tra le attività programmate nel Documento di Valutazione dei Rischi dell’azienda, aggiornato ai protocolli di prevenzione per il contagio da virus Covid-19.

Allo screening hanno partecipato volontariamente i vertici di Autostrade Siciliane e la totalità dei lavoratori in servizio presso la sede di Contrada Scoppo, compresi coloro che al momento prestano servizio in regime di smart working. Anche l’Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone, in visita presso la sede, ha scelto di sottoporsi al prelievo.

I test antigenici, che ricercano elementi che costituiscono la struttura del virus, si sono svolti nel massimo ordine e nel rispetto delle prescrizioni previste, rilasciando solo risultati negativi nella totalità dei 134 casi esaminati. Al fine ulteriore di contenere i rischi epidemiologici e il diffondersi del virus, Autostrade Siciliane proseguirà a rilevare la temperatura all’ingresso nelle sede e a garantire la distribuzione quotidiana di mascherine e igienizzanti.

I tamponi continueranno anche nei prossimi giorni per uno screening totale che prevede tutte le dislocazioni distribuite lungo le tratte A18 e A20, iniziando dalla barriera di San Gregorio Catania.

Intanto sono complessivamente 1.461 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 8.151 tamponi effettuati; 36 i decessi, che portano il totale a 932.

Con i nuovi casi salgono a 29.765 gli attuali positivi con un incremento di 958. Di questi 1.725 sono i ricoverati, 16 in più rispetto a ieri: 1.501 in regime ordinario e 224 in terapia intensiva con un aumento di 7 ricoveri. In isolamento domiciliare sono 28.040. I guariti sono 467.

I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 445, Catania 328, Ragusa 218, Messina 110, Trapani 127, Siracusa 79, Agrigento 26, Caltanissetta 79, Enna 49.

Intanto arriva il plasma iperimmune per una infusione in un paziente covid19 ricoverato a Partinico. E’ la seconda dose che viene somministrata dopo quella di sabato scorso per un paziente ritenuto grave per il quale le altre terapie non hanno ottenuto gli effetti sperati.

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