Sono ore di apprensione anche per il governo regionale per questa emergenza incendi che va avanti da oramai 24 ore. Sicilia ancora segnata dai danni causati nel luglio scorso. Da questa mattina il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si è recato nella sala operativa del Corpo forestale per seguire di persona l’emergenza incendi. Vuole avere contezza, in tempo reale, della situazione dei roghi che sono tornati a devastare il territorio dell’Isola.

Sostegno

Il governatore in questo modo ha voluto dare un segnale di vicinanza ma anche di apprezzamento. Ha voluto ancora una volta dimostrare la gratitudine e il sostegno a tutti coloro che stanno profondendo un grande impegno in queste ore così difficili.

Notte scorsa un inferno

Quella trascorsa è stata una intensa notte di lavoro per i vigili del fuoco di Palermo su buona parte del territorio provinciale a causa dell’emergenza incendi. Dall’alba tornati in volo i mezzi aerei. Dalle 20 di ieri fino alle prime luci di oggi portati avanti più di 40 interventi per roghi di vegetazione e sterpaglie che hanno interessato tutto il territorio provinciale. L’intero dispositivo di soccorso presente al comando impegnato per fronteggiare l’emergenza incendi dettata dalle elevate temperature e dai venti di scirocco.

Il supporto

È stato inoltre richiesto il supporto di una squadra aggiuntiva proveniente dal distaccamento di Piazza Armerina, nell’Ennese. Nella prima serata di ieri 4 squadre sono state impegnate in via Fichidindia/San Ciro per un incendio di sterpaglie e agrumeto in prossimità delle abitazioni. Ci sono volute diverse ore prima di riportare la situazione alla normalità. Al momento sono in corso interventi ad Altofonte, Gratteri, Gibilrossa, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Torretta e Prizzi. Dalle prime luci sono presenti in volo anche tre canadair sulle località di Gratteri, Gibilrossa e Santa Cristina. Secondo quanto risulta alla sala operativa sarebbero 11 gli incendi attivi e di particolare pericolosità.

Lo spettro di quanto accaduto a luglio

Come successo lo scorso luglio anche stavolta il fuoco ha minacciato le abitazioni del capoluogo. A luglio bruciò una chiesa e le case di Borgo Nuovo, questa volta è toccato alla zona di Brancaccio tra via Fichidindia e via San Ciro.

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