• Una persona di giovane età è deceduta a Villa Sofia a Palermo a causa di una grave emorragia cerebrale
  • Donati pancreas, reni e fegato
  • Il prelievo multiorgano eseguito presso la neurorianimazione del nosocomio

Al presidio “Villa Sofia”, dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello” di Palermo, è stato effettuato un prelievo multiorgano, eseguito presso la neurorianimazione del nosocomio palermitano, dove la persona è deceduta a causa di una grave emorragia cerebrale.

Donati pancreas, reni e fegato che salveranno altre vite

Sono risultati idonei alla donazione il pancreas, i reni ed il fegato.

L’importanza della donazione degli organi

“Grazie alla sensibilità di chi dona e all’abnegazione del nostro personale – commenta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello”, Walter Messina – l’azienda continua a sensibilizzare sulla donazione degli organi, un tema fondamentale che deve vedere un impegno congiunto e che nella nostra mission è rimasto sempre al centro, nonostante l’emergenza assistenziale legata al Coronavirus”.

Qualche giorno fa prelievo multiorgano anche all’Ingrassia di Palermo

Lo scorso 29 aprile un prelievo multiorgano, sempre a Palermo, è stato eseguito all’ospedale Ingrassia.
La decisione dei familiari di una donna di 70 anni, in morte encefalica, deceduta per emorragia cerebrale inoperabile ha messo in moto – nell’unità di anestesia e rianimazione del presidio palermitano – la macchina organizzativa.
Dopo il periodo di osservazione obbligatorio per legge da parte del collegio medico – costituito dal direttore sanitario, Antonino Di Benedetto, dal coordinatore locale prelievi d’organo dell’Asp di Palermo, Calogero Bellia, dal fisiopatologo Luca Maria Vicari, con la collaborazione del tecnico di elettroencefalografia, Barbara Rizzo – ha avuto inizio l’intervento.
In sala operatoria era presente l’équipe dell’Ismett che ha prelevato gli organi, coadiuvata dagli anestesisti-rianimatori Giuseppe Risalvato e Gabriella La Rocca, dall’infermiere di sala, Calogero Falzone, e dall’operatore sociosanitario Francesco Chiazzese.
Sono stati prelevati fegato, reni e cornee che ridaranno vita e qualità di vita a pazienti siciliani in attesa di trapianto.

La cultura della donazione

Nell’occasione, Daniela Faraoni, direttore generale dell’Asp di Palermo ha sottolineato: “La generosità della donna, più volte testimoniata dai congiunti, dimostra quanto la cultura della donazione stia diventando sempre più parte integrante del nostro modo di essere. La scelta di donare gli organi è un grande gesto di amore che regala speranza. Un sentito ringraziamento va al personale dell’ospedale Ingrassia impegnato nel prelievo che ha dimostrato, ancora una volta, sensibilità, professionalità e spirito di integrazione”.