I lavoratori Asu proclamano lo sciopero per oggi, lunedì 2 maggio, 3 maggio e 4 maggio lo sciopero, pertanto comunicano l’astensione dalle attività lavorative di tutto il personale in servizio presso gli enti pubblici e privati della Sicilia. “Diciamo basta” dicono le sigle sindacali che aderiscono alla mobilitazione, ALE UGL, UGL, AUTONOMIE SICILIA, COBAS-CODIR, CONFINTESA e USB.

Usare risorse per dare dignità ai lavoratori

“E’ inaccettabile che la legge finanziaria in questi giorni in discussione all’Ars non preveda nessuna iniziativa per i lavoratori Asu siciliani. E’ inaccettabile che la politica si permetta di fare giochi di prestigio con le risorse già stanziate nella scorsa finanziaria per la stabilizzazione dei lavoratori. Pretendiamo chiarezza sulle risorse agli Asu”. Così i sindacati in una nota.

Lo “scippo” agli Asu siciliani

A luglio 2021 con un blitz all’Ars, 5 milioni dei 10 previsti dall’art. 36 dalla legge regionale 9/2021 destinati agli Asu sono stati spudoratamente dirottati “altrove”. Adesso con vergognosi e premeditati stratagemmi politici si vuol fare la stessa cosa. Abbia la politica un sussulto di dignità.

Le richieste

“Non si può pretendere che un lavoratore possa far fronte a tutte le necessita’ quotidiane con 600 euro mensili lavorando alla stessa stregua di
un dipendente di ruolo e spesso sopperendo illegittimamente a croniche carenze di organico”.

L’accusa al governo regionale

Secondo i sindacati, inoltre, il governo della regione, a quasi un anno dall’impugnativa dell’art. 36 della l.r. 9/2021 che permetteva la stabilizzazione di questi lavoratori, non avrebbe avviato “nessuna interlocuzione seria e proficua con il governo nazionale per superare i motivi ostativi. Il presidente Musumeci & company hanno voluto e cercato lo scontro istituzionale con il governo nazionale, innanzi alla Corte Costituzionale, consapevoli di soccombere, pur di non ammettere di aver fallito sugli Asu”.

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