Enrico Letta apre la convention del PD a Palermo a sostegno di Caterina Chinnici. Dopo l’evento svolto a Catania, tappa nel capoluogo siciliano del segretario Dem, che lancia così la sfida alla coalizione di centrodestra capitanata da Renato Schifani. Un fronte progressista sul quale però irrompono le dure parole dell’alleato Claudio Fava. Il leader dei “Centopassi” non ha gradito il mancato invito alla convention, puntando apertamente il dito proprio contro la candidata alla presidenza della Regione.

Il duro comunicato di Claudio Fava

Una manifestazione sulla quale irrompono appunto le dure parole del deputato regionale uscente, candidato proprio a sostegno di Caterina Chinnici. “Noi dei Centopassi siamo leali, non minchioni. Se il PD ritiene che la candidatura della Chinnici sia un suo affare privato, e se Caterina Chinnici si ritiene impegnata a far campagna elettorale solo con i candidati del PD, nessun problema. Vorrà dire che il Movimento Centopassi si riterrà libero da impegni e di far campagna solo per la propria lista“.

Un attacco in piena regola quello di Claudio Fava, sul quale Enrico Letta ha provato a gettare acqua sul fuoco. “Questa è una manifestazione del Partito Democratico che inizia la campagna nazionale e regionale. La mia presenza qui è legata al lancio del PD. Un lavoro comune è assolutamente utile alla causa”.

Letta sugli abbandoni siciliani: “PD non è autobus elettorale”

Parole al vetriolo quelle di Claudio Fava, che arrivano in un momento non facile per la compagine Dem. In queste settimane di accesa campagna elettorale, il PD ha incassato diversi addii. Primo fra tutti quello dell’ex segretario provinciale etneo Angelo Villari, candidato oggi nelle liste di Cateno De Luca. Poi, proprio negli ultimi giorni, quelli dell’ex ministro Totò Cardinale e del parlamentare messinese Pietro Navarra, entrambi passati alla corte di Renato Schifani. Abbandoni sul quale il segretario nazionale Dem non usa mezzi termini.

Succede semplicemente che c’è chi pensa che il PD sia un autobus e va a cercare altri mezzi quando non trova più posti. Francamente di questi passeggeri ne facciamo a meno. Il nostro partito è fatto di gente che si impegna a prescindere dalla candidatura. Io sono stato presidente del Consiglio grazie al Partito Democratico. Quando ho smesso di farlo, sono stato sempre un militante, sempre impegnato per i nostri colori. Quando si fa parte di una comunità politica, si lavora in qualunque elemento e posizione. In questo senso, sono molto grato a tutti coloro i quali che, non candidandosi in questa tornata elettorale, hanno comunque deciso di darci una mano”.

Il voto delle primarie

Un fronte, quello progressista, già spaccata in precedenza dal Movimento 5 Stelle. Come è noto, la compagine pentastellata si muoverà singolarmente sia a livello nazionale che a livello regionale, lanciando in quest’ultimo caso la candidatura di Nuccio Di Paola. Scelta poco apprezzata da Enrico Letta, anche alla luce di quella che è stata l’organizzazione delle primarie. “Secondo me ha danneggiato il concetto di parola data e di politica. La politica è parola data, è rispettare l’impegno di quei trentamila cittadini siciliani che hanno votato alle primarie. Elettori gabbati da una scelta improvvisa e assolutamente ingiustificata“.

“Chinnici sta mettendo in difficoltà il centrodestra”

Al di là della tempesta all’interno del fronte progressista, Enrico Letta crede nel volto di Caterina Chinnici. “I sondaggi in Sicilia sono incoraggianti che ci dicono che la candidatura di Caterina Chinnici è giusta. Un profilo che sta sfondando e sta mettendo in grande difficoltà il centrodestra. Quella di Schifani è una candidatura alla meno, una candidatura di risulta. In questo senso mi sembra che la nostra prospettiva ci dà grandi aspettative”.

Letta su Calenda: “Terzo polo guarda a destra”

L’esponente del PD ha poi commentare l’apertura del leader di Azione Carlo Calenda a possibili alleanze future. “Può fare quello che crede. Mi sembra che si sia chiarito che il terzo polo guarda a destra. E’ la conferma di quello che noi diciamo. Ovvero, che chi vuole battere la destra ha un solo voto utile, quello al centrosinistra. Tutti le altre sono preferenze che, in un modo o nell’altro, aiutare il fronte avversario.

“Lega attacca fondi PNRR del Mezzogiorno”

Un palco, quello di Palermo, dal quale Enrico Letta lancia un allarme sulla gestione dei fondi del PNRR. In particolare sull’atteggiamento del gruppo dirigente della Lega. accusandolo di un ‘ritorno alle origini’. “Noi vogliamo convincere gli astensionisti a votare per noi. Lo vogliamo fare soprattuto con il senso di una buona politica, che rispetta la parola data e parla di cose concrete. Dalla Sicilia voglio lanciare un allarme: la Lega ha già cominciato un’operazione di riscrittura delle regole di ripartizione dei fondi per gli investimenti del Mezzogiorno. L’attacco di Salvini al 40% della clausola del PNRR per il Mezzogiorno è una chiara indicazione per modificare e penalizzare il Sud. La Lega è tornata ad essere quella delle origini”.

Caro energia

Parantesi infine sul fronte nazionale, in particolare sul tema caldo del momento, ovvero il caro bollette. Argomento sul quale il segretario Dem ha proposto la sua ricetta. “La questione caro energia e bollette è la questione principale. Noi chiediamo al Governo di intervenire con un provvedimento che raddoppi il credito d’imposta per le imprese per pagare le bollette già arrivate. Chiederemo un atto per calmierare il prezzo dell’energia, riportandolo al prezzo naturale delle rinnovabili. Chiediamo che ci sia una nuova bolletta sociale per le famiglie con ISEE basso. Ed è chiaro che servirà un intervento europeo”.

 

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