“Sorprende e amareggia che la Città di Monreale, il suo territorio e le sue attività imprenditoriali siano state escluse da una straordinaria iniziativa di sviluppo economico e sociale, con ricadute per le aree inserite di oltre 50 miliardi di euro, soltanto perché l’Amministrazione comunale ha deciso di non partecipare né al bando principale né a quello ulteriormente prorogato. Non possiamo permettere che Monreale, in un momento di grave crisi economica e sociale resti esclusa da un progetto di sviluppo che il Governo nazionale ha voluto per la Sicilia e che ha ottenuto la condivisione del Governo regionale. Mi spiace soltanto che quando è stato pubblicato il bando non rivestivo il ruolo istituzionale di Parlamentare . Mi spiace altresì che altri deputati che sono stati eletti con i voti dei monrealesi non abbiano vigilato”.

Lo afferma il deputato Regionale di Forza Italia e componente della Commissione parlamentare Attività produttive, Mario Caputo, che dopo avere effettuato le verifiche presso i competenti uffici regionali ha verificato la mancata adesione di Monreale al Progetto per le aree di sviluppo economico e sociale.

“Ho incontrato l’Assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano – conclude il Parlamentare – e ho rappresentato il grave danno che subirà Monreale dalla mancata adesione al Progetto. Ho chiesto inoltre al Governo regionale se vi possono essere i presupposti per una riapertura del bando per consentire a Monreale di partecipare. Porterò l’argomento all’ordine del giorno della Commissione Parlamentare Attività produttive. Mi auguro però che per il futuro, da parte dell’Amministrazione comunale, ci sia una maggiore sensibilità. In tal senso ho nuovamente rassegnato alla medesima la mia disponibilità istituzionale, aldilà delle appartenenze politiche”.

Il 16 giugno, Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ha firmato il decreto istitutivo delle Zone Economiche Speciali per la Regione Siciliana. Saranno due, una per la Sicilia Orientale e una per la Sicilia Occidentale, per un totale di quasi 6 mila ettari.