Esercizio provvisorio fino a fine aprile. Natale senza soldi per la Regione siciliana come ormai capita da diversi anni senza soluzione di continuità

Approvato l’esercizio provvisorio fino ad aprile

Esercizio provvisorio per quattro mesi, fino al 30 aprile ha deciso il governo Musumeci, che proprio alla vigilia di Natale ha dato il via libera al relativo disegno di legge proposto dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao. Il provvedimento, adesso, verrà trasmesso all’Assemblea regionale siciliana per iniziare il relativo iter di approvazione.

Appena 48 ore prima le variazioni di bilancio

Appena 48 ore prima l’’Assemblea regionale siciliana aveva approvato il disegno di legge sulle variazioni di bilancio 2021. Trovata un’intesa sui fondi destinati ai comuni: con un taglio alle altre voci di spesa, rispetto alla riduzione d’iniziale di 10 milioni, alla fine sono stati recuperati 5 milioni di euro destinati agli enti locali.

Prevista anche la proroga dei contratti a tempo determinato degli Asu, mentre 4,5 milioni andranno in favore dei centri etnei per la rimozione della cenere vulcanica. Tra le altre misure, un milione di euro è stato destinato al fine di fronteggiare l’emergenza causata dall’esplosione dell’11 dicembre 2021, in favore del Comune di Ravanusa. Prossima seduta il 30 dicembre.

Ossigeno per i comuni

L’approvazione è stata “un passaggio importante, questo, per le casse dei comuni che, da febbraio, hanno dovuto sostenere uno sforzo non indifferente per fronteggiare l’emergenza causata dalle continue eruzioni del vulcano”, dice il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo.

Un milione per Ravanusa

Tra i provvedimenti, l’Ars ha approvato l’emendamento che autorizza la spesa di un milione in favore del Comune di Ravanusa colpito dalla tragica esplosione.

L’Ars convocata per il 30 dicembre

L’Assemblea regionale siciliana è adesso, riconvocata, il 30 dicembre. Se non ci saranno ostacoli in commissione potrebbe approvare la semplice norma di esercizio provvisorio e rinviare qualsiasi altra discussione alla metà di gennaio evitando qualsiasi ritardo nel pagamento di stipendi e spese ordinarie