Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha prorogato con proprio decreto i sei commissari dei Liberi Consorzi Comunali sino al 31 dicembre 2018 e i tre commissari delle assemblee consortili di Palermo, Catania e Messina. Una proroga tecnica contenuta nella legge n. 16 del 9 agosto 2018, intervenuta dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittima l’elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali del Libero Consorzio Comunale. La legge ‘sana’ anche il periodo in cui i commissari, oggi prorogati sino al 31 dicembre 2018, hanno esercitato le proprie funzioni in base alle norme dichiarate illegittime dalla Consulta.
Per le ex province è l’ennesima proroga della gestione commissariale, cominciata nel maggio 2012 per Ragusa e Agrigento, e poi proseguita per tutte le altre province. Enti che oltre ad essere commissariati presentano forti criticità finanziarie (Siracusa ha dichiarato il dissesto) e che quest’anno non sono in grado di approvare i bilanci di previsione per un forte disavanzo dettato soprattutto dall’esoso prelievo forzoso dello Stato. Per metterli in salvo nella manovra di assestamento la Regione siciliana dovrebbe impegnare 120 milioni di euro ch’è il fabbisogno finanziario di questi enti.
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