“Ogni volta che servono soldi per coprire buchi di bilancio, l’amministrazione Orlando ha sempre messo le mani nelle tasche dei palermitani, portando il livello del prelievo fiscale ai massimi tra le città italiane. È inaccettabile, soprattutto a fronte di servizi non adeguati”. A dichiararlo è il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli.

La promessa: “Noi non aumenteremo le tasse”

“Il primo punto del mio programma, quello che tiene insieme tutto gli altri ed è prerequisito al mio accordo con il popolo dei palermitani è questo: noi non aumenteremo le tasse. Abbiamo una task force – spiega Ferrandelli -, coordinata da Ugo Forello, e della quale fanno parte esperti di livello nazionale, che sta già approntando una serie di provvedimenti per evitare il dissesto, tagliare gli sprechi e mettere la macchina amministrativa sui binari della corretta gestione”.

Il pacchetto di misure ‘Salva Palermo’

Nella prima riunione di giunta – conclude Ferrandelli – approveremo questo pacchetto di misure “SalvaPalermo”, a difesa delle famiglie e dei lavoratori”.

“Pietra tombale sul piano di riequilibrio”

“La relazione inviata dal Ministero dell’Interno rappresenta una pietra tombale sull’Amministrazione e sul piano di riequilibrio”. Così hanno dichiarato ieri il candidato a sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli e il suo vice Ugo Forello, in merito alla nota arrivata da Roma relativamente alla richiesta istruttoria di chiarimenti sul piano di riequilibrio. Replica che il Comune di Palermo dovrà dare entro 30 giorni, pena una valutazione negativa del documento contabile.

I dubbi sul piano di riequilibrio

Quesiti che i due esponenti della coalizione +Europa, Azione e Oso hanno reso noti durante la conferenza stampa. Un momento nel quale lo stesso Ugo Forello ha letto uno dei passaggi cardine della relazione. Parole che, a detta sua, gelano il sindaco Orlano e il piano che ha costruito.
“Si osserva che il medesimo piano – scrive il Ministero – si fonda in parte significativa su nuove entrate tributarie, oggi consentite solo dalle richiamate disposizioni eccezionali, quale l’addizionale IRPEF e quella sui diritti di imbarco, per le quali non sono state acquisite ancora le necessarie deliberazioni consiliari di adozione delle stesse. Parimenti, si evidenzia che il piano in esame si fonda su trasferimenti erariali subordinati alla stipula, ad oggi non occorsa, del citato Patto con lo Stato”.
“Complessivamente – proseguee la nota -, il piano di riequilibrio adottato, si presenta quale contenitore di misure in gran parte subordinate ad entrate nuove al momento non certe“. Elementi che “condizionano, di fatto, l’intero impianto del piano medesimo”.

Prosegue la corsa a sindaco di Ferrandelli

Intanto, sabato scorso, Ferrandelli ha inaugurato la sede elettorale di via Roma a Palermo. Il candidato ha lanciato frecciate ai suoi avversari nella corsa a sindaco, Roberto Lagalla e Franco Miceli.
“Noi vogliamo ‘scassare’ tutte cose insieme ai palermitani. Vogliamo che i cittadini sappiano che per mandare a casa i due blocchi c’è solo un’alternativa: Fabrizio Ferrandelli. Da un lato c’è il sistema Orlando, ovvero coloro che hanno distrutto questa città e si presentano con il candidato sindaco Franco Miceli; dall’altro c’è il patto delle poltrone, ovvero forze politiche che non si mettono insieme per portare avanti un progetto, ma solo sulle poltrone”.

Gli attacchi a Miceli e Lagalla

Il candidato di +Europa-Azione mira a dare spazio alla base, nell’ottica di rappresentare un’alternativa a quella che definisce come vecchia politica. “Il mio progetto nasce dal basso, dai palermitani e da quindici anni di conoscenza del territorio. Se vogliamo rompere il sistema per portare finalmente facce nuove laddove l’aria è stagnante, votare per noi significa poterlo fare. Vi immaginate un ballottaggio Miceli-Lagalla? Sarebbe tutto spacciato. Intendiamo mandare a casa trent’anni di vecchia politica. Miceli era assessore di Orlando vent’anni fa e oggi si riprestenta. Lagalla è da vent’anni in politica. E’ stato rettore universitario, ma cosa ha fatto per combattere il baronato? Dobbiamo rompere questo sistema”.

Ferrandelli sul ballottaggio

Proprio in ottica ballottaggio, a domanda precisa sull’argomento, Ferrandelli ribadisce che non è disposto a scendere a patti con il candidato del centrosinistra Franco Miceli. “Fabrizio Ferrandelli non si apparenta con nessuno. Noi abbiamo un progetto chiaro, fatto di proposte fatte dai palermitani. Questi non solo non sanno dove sono le periferie, ma neanche gli uffici del Comune. Non conoscono i nomi dei funzionari, dei dirigenti, non conoscono la città”.

“Città sull’orlo del precipizio”

Ferrandelli passa poi in rassegna le priorità per la città, sulle quali dichiara che si deve fare presto. “Lagalla ha dichiarato che passerà i primi mesi a studiare. Studiare? Qui bisogna fare in fretta. Bisogna fare. La città è sull’orlo del precipizio. Abbiamo un miliardo di euro di deficit strutturale da affrontare. Abbiamo le cooperative sociali per i minori che non vengono pagati. Non sono credibili. Oggi vanno nei quartieri. Se fossi bendato, potrei andare in qualsiasi angolo di questa città. Per me questo è il pregio più grande. Io sono Fabrizio, una persona alla portata di tutti”.

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