“Il Governo regionale, in appena tre o quattro mesi, ha già dimenticato gli impegni assunti dopo i disastri ambientali e le vittime delle alluvioni. Il dissesto idrogeologico non è più una priorità per il presidente Nello Musumeci, tant’è che in Finanziaria sono previsti tagli devastanti sui Consorzi di Bonifica e addirittura l’azzeramento delle risorse per l’Esa. La Forestale, invece, deve sperare nei fondi comunitari Fsc. Ecco perché le Segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Sicilia si sono autoconvocate stamattina dinanzi a Palazzo d’Orleans e, quando ancora attendono la data per un indispensabile confronto con il presidente Musumeci, hanno deciso di occupare la Sala Blu della Presidenza della Regione”. Lo dichiarano i segretari generali di Flai e Uila Sicilia, Alfio Mannino e Nino Marino, insieme con il commissario regionale Fai, Pierluigi Manca, che aggiungono: “Stamani, dopo il sit-in a Palermo, abbiamo potuto unicamente esporre le ragioni del nostro allarme sociale ai capi di gabinetto del presidente della Regione e dell’assessore all’Agricoltura, oltre che al dirigente generale dello Sviluppo rurale. Sulla Forestale siamo ancora in attesa di certezze, al di là di garanzie e promesse, sull’assegnazione di fondi europei per 53 milioni di euro al Dipartimento Sviluppo rurale. Per Esa e Consorzi, invece, il governo Musumeci si aggrappa alla possibilità che in Senato passi una norma spalmadebiti da 250 milioni in favore della Regione Sicilia. Altre soluzioni, di ripiego, sono ad oggi allo studio ma senza nulla di concreto. Insomma, troppi buchi neri in una manovra che rischia di penalizzare irreparabilmente un settore fondamentale per l’ambiente e l’occupazione nell’Isola. Da ciò nasce la rivendicazione di Fai-Flai-Uila, che chiedono un incontro con il presidente della Regione prima di lunedì prossimo quando all’Ars avrà inizio l’attività d’aula. Diversamente siamo pronti a iniziative forti, convinte e massicce di mobilitazione”.