M5S, a segno 4 mozioni in due giorni. È arrivato oggi da sala d’Ercole l’ok alla mozione della deputata Angela Foti che impegna il governo all’emanazione del decreto per la definizione delle linee guida per la fuoriuscita  dai rispettivi bacini dei titolari di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato stipulati con la Regione, con  gli  enti   sottoposti a vigilanza e tutela della stessa  e con  gli enti  del  settore sanitario.

“La long list delle banche interessate alle operazioni creditizie – dice la deputata – è già esistente, manca il decreto attuativo che potrebbe sbloccare l’operazione”.

Ieri a sala d’Ercole era scattato il semaforo verde per altre tre mozioni targate M5S, due sempre di Angela Foti e una della deputata Elena Pagana.

Le mozioni approvate ieri prevedono il riconoscimento dello stato di calamità nel territorio dell’ex provincia di Enna, il riconoscimento degli incentivi alle imprese artigiane siciliane previsti della legge 949 del 1952, col recupero di 200 milioni di euro del recente passato e l’inclusione della rappresentanza dell’ordine regionale degli agronomi e forestali tra i componenti del comitato di sorveglianza Psr Sicilia 2014-2020.

La mozione sullo stato di calamità trae le mosse dalla carenza di piogge che a partire dalla primavera del 2017 ha causato danni irreparabili alle serre e alle coltivazioni in genere  e impegna l’esecutivo non solo a riconoscere lo stato di calamità naturale, ma anche a recepire ogni azione finalizzata alla quantificazione dei danni alle produzioni. La mozione è stata poi estesa a tutta la Sicilia grazie ad un ulteriore emendamento del deputato M5S Francesco Cappello.