Si chiamava Alessandro Campo il giovane palermitano di 25 anni trovato morto in casa a Favignana in provincia di Trapani. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso del giovane che sarebbe un lavoratore stagionale.

Le indagini sono condotte dai carabinieri. Nel corso dell’ispezione sul corpo da parte del medico legale non sono stati trovati segni di violenza. Il pubblico ministero di turno ha disposto l’autopsia. Il corpo è stato trasferito a Trapani.

Trovato morto in casa dal 118

Il dramma si è consumato ieri sull’isola maggiore dell’arcipelago delle Egadi. Il giovane sarebbe stato trovato senza vita nel suo appartamento.

Il giovane originario di Palermo

Secondo la stampa locale si tratterebbe di un lavoratore stagionale di origine palermitana. A causare il decesso del giovane un malore improvviso, a quanto pare un arresto cardiaco. Sul posto è intervenuto il 118 che non ha potuto fare nulla per salvarlo.

Il corpo trasferito a Trapani

Nella tarda serata di ieri, il corpo è stato trasferito a Trapani a bordo di una motovedetta dei Carabinieri. Sono in corso indagini.

Il cordoglio delle associazioni studentesche

“Oggi è un giorno molto triste per la facoltà di Giurisprudenza. Nella giornata di ieri il nostro collega – si legge sulla pagina Facebook dell’associazione palermitana Contrariamente – è scomparso a seguito di un arresto cardiaco. Lo ricordiamo oggi per la sua perseveranza, per la sua perspicacia, per il suo essere Alessandro. Non si è mai tirato indietro nell’aiutare i suoi colleghi e in qualsiasi materia dava il meglio di sé con ottimi risultati, perché la sua, per il diritto, era vera passione. Oggi Contrariamente e tutta la popolazione studentesca ricordano un collega, e un amico. Ci uniamo al cordoglio della famiglia”.

“Uniti al dolore”

“Abbiamo – scrivono sulla pagina di un’altra associazione studentesca, Vivere giurisprudenza – appreso da poche ore la tragica notizia della scomparsa del nostro collega, un ragazzo come noi, con dei sogni, degli obiettivi, delle ambizioni. In un momento come questo ogni parola sarebbe superflua. Vivere Giurisprudenza si unisce al dolore della sua famiglia, degli amici e dei colleghi”.

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