La guerra ucraina e i profughi. La Sicilia si conferma terra di accoglienza e lo fa anche per aiutare i profughi che scappano dalla guerra in Ucraina. Nel palermitano è Terrasini tra i primi territori in cui si aprono le porte delle case dei cittadini per accogliere famiglie scappate dai confini contesi dalla Russia. Ieri sera è arrivata la prima famiglia, accolta dall’amministrazione comunale davanti alla sede del palazzo di città.

Grande gara di solidarietà

Alcuni cittadini terrasinesi hanno fatto da tramite e sono andati a prendere personalmente i profughi a Catania, dove è avvenuto il loro sbarco: “Da ieri sera – afferma il sindaco Giosuè Maniaci – abbiamo accolto la richiesta di ospitare una famiglia ucraina che aveva bisogno di accoglienza, in fuga dalla propria terra e dalla guerra. Ci siamo immediatamente messi a disposizione e attivati e voglio ringraziare Luna Cianfoni e Alessandro Caravello che hanno fatto da tramite e sono andati a Catania a prenderli all’aeroporto con il pulmino del Comune, dopo un lungo viaggio che li ha visti attraversare la Polonia. Voglio ringraziare l’imprenditore Mario Puglisi che ha messo a disposizione un suo appartamento che nei prossimi giorni ospiterà questa famiglia, di cui fanno parte due bambini”.

In tanti hanno dato disponibilità

Il sindaco evidenzia che sono “tantissime le persone che hanno dato la propria disponibilità per accogliere e sostenere anche altre persone e soprattutto i bambini”. “È stata davvero una grande emozione dare loro il nostro benvenuto a Terrasini, – precisa Maniaci – li abbiamo invitati per la fiaccolata di domenica sera e abbiamo manifestato tutta la nostra solidarietà per questo terribile momento che stanno vivendo. Ero convinto della solidarietà e della generosità della nostra comunità e da oggi sono ancora più orgoglioso dei miei concittadini”.

Nella vicina Montelepre

Anche Montelepre, altro paese del palermitano, ha dato la propria disponibilità ad ospitare i profughi della guerra in Ucraina. Ieri mattina il sindaco Giuseppe Terranova ha incontrato il prefetto di Palermo proprio per metterlo al corrente che in caso di necessità la cittadina monteleprina accoglierà: “Il prefetto ci ha ringraziato per la disponibilità – ha detto il primo cittadino -. Parrocchie e associazioni sono a disposizione, ci ha detto che ne terrà conto laddove gli ucraini dovessero sbarcare in Sicilia”. Intanto la parrocchia di Santa Rosalia sta effettuando una raccolta di derrate alimentari, indumenti e farmaci da spedire in Ucraina. Domani, giovedì 3 marzo, alle ore 21 in chiesa Madre si terrà una veglia di preghiera e sabato 5 marzo alle 15,30 nella chiesa di Santa Rosalia ci sarà un’altra veglia della pace con i bambini del catechismo.

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