I sindacati chiedono di fare prima possibile per dare inizio alla campagna anticendio 2020 in vista dell’estate e dal rischio incendi boschivi che ogni anno distruggono ettari di vegetazione.

“È doveroso porre attenzione sull’urgenza dell’inizio delle attività antincendio del Corpo Forestale entro il 15 giugno, nel rispetto delle norme e a tutela del territorio siciliano”. Lo scrivono i segretari generali di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino in una nota nella quale sollecitano “un incontro urgente” con l’assessore regionale all’Ambiente, Totò Cordaro, il dirigente regionale del Corpo Forestale, Calogero Foti, e i dirigenti territoriali del Corpo Forestale.

Gli esponenti sindacali, dopo avere ricordato la legge regionale 16 del ’96, sottolineano: “La normativa prevede che gli operai addetti alle attività antincendio vengano assunti con avviamenti programmati dal 15 maggio e da 15 giugno di ciascun anno. Gli incendi, che in queste settimane stanno continuando a devastare la Sicilia, non sono una novità. Sarebbero del tutto ingiustificati, quindi, ulteriori ritardi attribuibili a disfunzioni organizzative e burocratiche”.

“Fai-Flai-Uila Sicilia – continuano Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino concludono – auspicano che prevarrà l’efficienza e la ragionevolezza in termini organizzativi e funzionali. Ciò anche al fine di evitare per dirigenti e funzionari preposti l’assunzione di responsabilità, non solo morali, nella malaugurata ipotesi di indecorosi rallentamenti nell’avvio del servizio di antincendio boschivo”.

Nei giorni scorsi vigili del fuoco in azione per spegnere diversi roghi in provincia di Palermo. Le fiamme sono divampate a Chiusa Sclafani lungo la statale 188, ad Altavilla Milicia in via Passo Palermo, Ad Altofonte in via Belvedere e a Partinico nella zona di Bosco della Falconeria. Tutti gli incendi sono stati circoscritti e non si registrano danni a persone o abitazioni.I pompieri erano stati impegnati in un incendio nella zona di Monreale e a Cinisi . In quest’ultimo caso le fiamme hanno minacciato i ripetitori televisivi.

Articoli correlati