“L’accordo raggiunto fra lo IACP (Istituto autonomo case popolari) di Palermo, la Regione e l’Amap ha consentito di ottenere dal Tribunale la revoca del pignoramento del conto corrente dell’istituto e quindi lo sblocco degli stipendi di gennaio”. Lo dicono Lillo Sanfratello (Cgil Fp), Rosa Ciambra (Cisl Fp), Salvatore Sampino (Uil Fpl) e Nicolò Scaglione (Csa-Cisal).

Soddisfatti i sindacati: “Ma ora serve un Cda”

“Adesso però – aggiungono – è prioritario nominare un Cda che metta lo Iacp nelle condizioni di funzionare al meglio, nell’interesse degli oltre cento lavoratori e dei cittadini”.

Occorre rilanciare lo Iacp

“Ringraziamo tutti gli attori istituzionali coinvolti e in particolar modo il commissario straordinario dello Iacp di Palermo Fabrizio Pandolfo – continuano i sindacati – Superato il problema dell’erogazione delle retribuzioni, che era fondamentale, adesso bisogna passare a una fase di rilancio dell’istituto, attraverso la ricostituzione di una piena governance che consenta di guardare al futuro con maggiore serenità”.

La nota dell’AMAP

“Si avvia a conclusione il contenzioso per il pagamento dei consumi idrici in immobili occupati, che ha opposto per oltre venti anni l’Istituto Autonomo Case Popolari di Palermo e l’Amap. E’ stata firmata infatti oggi pomeriggio la transazione che prevede il saldo del debito dell’Istituto, pari a circa 15 milioni, in tre fasi: subito un acconto di oltre 5 milioni resi disponibili dalla Regione a valere sui fondi ex Gescal, una rateizzazione di cinque anni ed una “maxi-rata” finale da 8 milioni circa. A sbloccare lo stallo di una vicenda che aveva portato a diverse sentenze, decreti ingiuntivi e pignoramenti è stata una modifica normativa, proposta all’ARS dall’Assessore regionale Marco Falcone, che ha appunto permesso l’utilizzo dei fondi Gescal. Già stamattina AMAP ha chiesto al Tribunale di procedere allo sblocco dei conti correnti dell’Istituto e nei prossimi giorni sarà erogata dallo IACP la prima rata prevista dall’accordo”, si legge nella nota dell’Amap.

All’atto di sottoscrizione dell’accordo, il Commissario dello IACP Fabrizio Pandolfo ha sottolineato che “questo è un momento importante per l’Istituto che chiude finalmente una vicenda che si è trascinata per troppo tempo. Ora dobbiamo lavorare, con Amap e con il Comune, perché vi sia una gestione ordinaria regolare per evitare il ripetersi di questi problemi”.

Le reazioni

“Stesso proposito – prosegue la nota – è stato espresso dall’Amministratore di AMAP Alessandro Di Martino che ha sottolineato come “la collaborazione avviata con l’attuale vertice dello IACP ci deve portare a trovare tutti insieme una soluzione a regime. E’ anche un modo per garantire a tutti coloro che vivono allo ZEN la possibilità di avere un servizio continuo nel tempo”.

L’Assessore Marco Falcone, che ha partecipato alla firma della transazione si è detto “soddisfatto del risultato raggiunto e contento di aver contribuito, con tutta la Giunta ed il supporto dell’Assemblea Regionale, a trovare la soluzione normativa al problema”.

Stessa soddisfazione e apprezzamento per la collaborazione istituzionale sono venuti dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, secondo cui “il dialogo e la sinergia fra Regione e Comune hanno finalmente permesso di risolvere una questione spinosa, sperando che si possa proseguire su questa strada anche nei processi di regolarizzazione delle posizioni degli abitanti del quartiere”.

La vicenda

I 120 dipendenti dell’ente erano rimasti a tasche vuote per il pignoramento del conto corrente dell’Istituto autonomo case popolari chiesto dall’Amap, che vanta un credito di 16 milioni di euro di bollette dell’acqua non pagate da parte di occupanti abusivi di immobili dello Zen.

Una lunga vicenda, che ha registrato la condanna dell’Iacp nel 2013, chiamata a saldare il debito. Già 5 anni fa i lavoratori furono colpiti da un primo pignoramento dei conti dell’ente da parte dell’ex presidente Amap Maria Prestigiacomo. E rimasero senza stipendio. Scattarono manifestazioni sotto la sede dell’assessorato Lavori pubblici e altre iniziative.

Una settimana fa è arrivato il nuovo pignoramento. Ora la svolta.

A pesare sulla situazione, secondo la Fp Cgil Palermo, anche una gestione “precaria” dell’ente. “L’ultimo commissario ad acta, Fabrizio Pandolfo, è subentrato a maggio. E’ l’unico Iacp, tra i 10 istituti case popolari siciliani, oltre ad essere il più grande della regione, a non aver mai avuto un presidente e un Cda. Evidentemente si tratta di una poltrona scomoda. Ci sono periodi di vacatio e i direttori generali non riescono ad assicurare la continuità gestionale necessaria: spesso viene affidato l’incarico a dirigenti regionali impegnati anche su diversi altri fronti”.

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