La stagione delle vampe anche quest’anno è iniziata in netto anticipo a Palermo. Questo pomeriggio un grosso falò è stato incendiato in piazza Sant’Anna al Capo. Una catasta di legno che rischiava di creare seri problemi nella zona. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno cercato di spegnere l’incendio.

Sassi, bottiglie e arance contro i vigili del fuoco

Contro i pompieri sono stati lanciati sassi, bottiglie e arance. I mezzi sono rimasti danneggiati. Scene come questa, come successo negli anni passati, si ripeteranno fino al 19 marzo San Giuseppe. Cataste in giro per Palermo sono già pronte per essere incendiate nonostante i pericoli e le paure dei residenti.

Scoppia incendio in un’abitazione, paura per 5 residenti

Nei giorni un incendio è divampato in un’abitazione in via tenente Sole, nella zona della Fiera del Mediterraneo a Palermo. Sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno messo in salvo cinque persone. Erano pericolosamente rimaste bloccate in casa.

L’intervento dei pompieri ha evitato il peggio e il propagarsi delle fiamme nelle altre stanze. Sono intervenute diverse ambulanze del 118 che hanno soccorso i residenti leggermente intossicati.

La tragedia dell’11 febbraio

Lo scorso 11 febbraio a causa proprio di un altro incendio morì a Palermo una donna disabile, rimasta intrappolata nella sua abitazione. E’ successo in via Maltese. Immediati i soccorsi per spegnere il rogo ma non è stato possibile salvare la persona che si trovava all’interno. I pompieri nell’arco di pochi minuti si recarono in via Maltese. Tra le fiamme si fecero fatti spazio sino a raggiungere l’interno dell’immobile. Fu trovata una persona deceduta, Rosalia Andreucci di 73 anni.

Altra tragedia in via Scaduto

Sempre a Palermo lo scorso 23 gennaio si è consumata un’altra tragedia. Un uomo muore in un incendio divampato nell’abitazione al terzo piano in via Francesco Scaduto, nella zona di via Sperlinga. Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. L’incendio è divampato nel residence alle spalle di Villa Sperlinga. Pare che l’uomo di 80 anni, Vincenzo Ajovalasit, avesse la casa piena di tantissimi oggetti. Il rogo potrebbe essere partito da una sigaretta e o da un corto circuito. Tutta la roba dentro ha alimentato le fiamme che hanno ucciso il pensionato in poco tempo. L’appartamento è diventato irrespirabile in pochi minuti per il monossido di carbonio che si è sprigionato.