L’autopsia non scioglie i dubbi sulla morte di Ignazia Manno, la palermitana di 50 anni, operata alla carotide a Villa Maria Eleonora e morta è deceduta due giorni dopo a Villa Sofia. I risultati si conosceranno tra 60 giorni e i medici hanno prelevato alcuni campioni sui quali si svolgeranno degli esami istologici. Sono due le ipotesi al vaglio degli investigatori: un evento accaduto nel corso dell’intervento che doveva essere di routine, oppure una reazione subentrata poco dopo, causata però da qualcosa che deve essere ancora individuato. Lo riporta il Giornale di Sicilia.
Indagato l’ex direttore sanitario
Intanto L’EX direttore sanitario della struttura è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura che indaga dopo l’esposto presentato dai familiari della vittima. Si tratta di Vincenzo Sutera, direttore sanitario pro-tempore, fino a fine luglio, della clinica Maria Eleonora, dove la vittima ha accusato i primi malori e poi è stata portata d’urgenza a Villa Sofia. L’ipotesi è di omicidio colposo per l’ex direttore della clinica palermitana, sostituito da Giuseppe Termine. Sutera è indagato quale chirurgo che ha operato e non nella funzione
“Faremo altre indagini”
“In questo momento i punti oscuri sono tanti – afferma il legale, l’avvocato Salvatore Romeo, al quotidiano -. Non conosciamo i risultati dell’autopsia e non abbiamo potuto visionare la cartella clinica che è stata sequestrata dal magistrato che si occupa delle indagini. In attesa di poterla avere, faremo una serie di indagini per capire se altri dottori e sanitari sono coinvolti nella vicenda”. Ignazia Manno, mamma di 3 figli, abitava a Borgo Vecchio e collaborava con un’agenzia assicurativa del figlio. Subito dopo la tragedia, la famiglia è rivolta al legalee ha presentato denuncia ai carabinieri. Intanto la Procura ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia per la quale Sutera è stato invitato a nominare un consulente di fiducia.
L’operazione e il trasporto a Villa Sofia
Stando al racconto del legale dei congiunti della vittima, la donna sarebbe stata ricoverata il 14 settembre e sottoposta a intervento chirurgico alla carotide. “Dopo l’intervento – dice l’avvocato al Giornale di Sicilia – i sanitari hanno comunicato ai familiari il buon esito. Alle 17.50 dello stesso giorno uno dei figli avrebbe sentito al telefono la madre e avrebbe percepito e qualcosa di anomalo, in quanto la signora mostrava segni di emiparesi. Così i figli avrebbero chiesto spiegazioni ai sanitari ricevendo in cambio rassicurazioni sulle sue condizioni di salute. Poi però la situazione sarebbe precipitata e alle 3 della notte successiva familiari sono stati informati dal personale della clinica che le condizioni della paziente si erano aggravate e che era necessario il trasferimento in ambulanza presso l’ospedale di Villa Sofia.
La morte e la replica della struttura
Nel pomeriggio del 16 settembre dai sanitari di Villa Sofia sarebbe giunta la tremenda notizia che la paziente era ormai prossima al decesso che sarebbe arrivato di lì a poco. Intanto dal Maria Eleonora Hospital non è arrivato alcun commento. “C’è un’indagine in corso – affermano dall’ufficio stampa – e fino a quando non si conosceranno i risultati dell’autopsia non possiamo fare alcuna dichiarazione”.
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