Dopo 15 anni si chiude un’altra pagina di precariato della sanità siciliana: è stato dato il via libera, infatti, alla stabilizzazione dei medici dell’emergenza in servizio nelle ambulanze del 118. Ieri, con un proprio decreto, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza ha avviato il percorso di trasformazione in lavoro stabile per quei professionisti che operano con incarico a tempo determinato ed in regime di convenzione.
Il risultato è stato raggiunto dopo una proficua collaborazione con le organizzazioni sindacali di categoria che, in queste settimane, hanno avuto modo di confrontarsi con l’Assessorato della Salute per definire i criteri della stabilizzazione.
Il provvedimento, che sarà in vigore dalla pubblicazione, riguarda nello specifico i medici dell’emergenza i quali, a causa della carenza di personale, hanno finora prestato servizio garantendo la continuità dell’assistenza agli utenti. In particolare, tutti i professionisti in possesso dell’attestato di idoneità all’esercizio delle attività di emergenza sanitaria territoriale previste dall’art. 96 dell’Accordo collettivo nazionale di Medicina generale, potranno concorrere al conferimento degli incarichi vacanti che verranno pubblicati nei prossimi giorni sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.
Si stima che poco meno di un centinaio di medici dell’emergenza potranno a breve stipulare un contratto a tempo indeterminato.
“Il tema dell’occupazione è stato da subito al centro dell’agenda del governo Musumeci che, in questi anni, sul fronte delle stabilizzazioni nel comparto della Sanità ha contrattualizzato oltre cinquemila ex precari – commenta l’assessore Ruggero Razza -. La riconversione in lavoro stabile dei medici impegnati a bordo delle ambulanze è uno dei tanti interventi che stiamo riservato al settore dell’emergenza che, soprattutto in questo periodo, merita sostegno ed attenzioni”.
I medici che lavorano a bordo delle ambulanze del 118 hanno più volte, durante questo periodo di pandemia, evidenziato le difficoltà del comparto e chiesto maggiori tutele al governo regionale. La stabilizzazione, tanto attesa, gli consentirà di prendere una boccata d’ossigeno.
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