In una nota all’Assessore della Salute dott.ssa Giovanna Volo e al Dirigente Generale ad interim del Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Regionale alla Salute, dott. Salvatore Requirez, la Consulta degli Ordini degli Ingegneri della Sicilia, tramite il presidente Elvira Restivo, ha affrontato la delicata questione della stabilizzazione del personale tecnico reclutato durante l’emergenza Covid-19.

La nota del 28 febbraio con le istruzioni alle aziende sanitarie e ospedaliere

Il 28 febbraio scorso con la nota prot. 14487 arrivano infatti dalla Regione istruzioni operative per le aziende sanitarie e ospedaliere in merito al personale reclutato durante l’emergenza Covid. In particolare, vengono confermate, per il personale sanitario e socio-sanitario, le indicazioni relative alla prosecuzione dei contratti, già fornite alla fine del dicembre scorso.

Cosa prevede il Milleproroghe

La nota, a firma dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e del dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, prende spunto dalla conversione in legge del decreto-legge 198/2022, meglio noto come Milleproroghe. Nel dettaglio, il Milleproroghe prevede l’estensione fino al 31 dicembre 2024 del periodo entro il quale si possono maturare i requisiti utili (18 mesi) alla stabilizzazione del personale che ha prestato servizio durante la pandemia, nonché l’ampliamento della platea dei destinatari dei processi di stabilizzazione, ricomprendendo, oltre al personale sanitario e socio-sanitario, quello del ruolo amministrativo. Ovviamente in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto delle disponibilità finanziarie di ogni azienda.

Nessuna specifica “per il personale tecnico e professionale”

Nella stessa nota viene sottolineato come: “Non risulta alcuna previsione in ordine al personale del ruolo tecnico e professionale”. E in merito alla questione del personale tecnico e professionale nessuna altra indicazione o specifica viene fornita nella nota dall’Assessorato.

Di cosa si sono occupati i collaboratori ingegneri

Seppure certamente noto, è opportuno ricordare che i “collaboratori ingegneri”, assunti con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa o libero professionali come previsto dall’art. 1 dell’Avviso Pubblico emanato nell’ambito dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19, hanno svolto durante il periodo pandemico anche attività ordinarie, colmando le carenze in dotazione organica delle Aziende. In particolare si sono occupati di gestione delle procedure autorizzative presso gli Enti di competenza, progettazione, direzione lavori, direzione dell’esecuzione dei contratti di forniture, progettazione e gestione della sicurezza nei cantieri e collaudi.

Le attività di progettazione degli interventi previsti dal Pnrr

Nell’ultima fase, in particolare, i suddetti collaboratori ingegneri sono stati formalmente investiti nelle attività di progettazione preliminare degli interventi previsti dal PNRR, integrando il personale interno già preposto, e permettendo così di centrare gli obiettivi di scadenza delle diverse fasi procedurali imposte dal PNRR stesso, il tutto senza percepire le indennità né godere dei diritti previsti per il personale dipendente.

Restivo: “Ingegneri discriminati”, la Consulta chiede incontro all’assessore Volo

“Si evince dunque una forte discriminazione nei confronti degli ingegneri, e più in generale del personale tecnico, reclutati durante l’emergenza Covid 19, e che ad oggi risultano esclusi dalla procedura di stabilizzazione a 18 mesi su posto vacante – sottolinea il presidente Restivo –. Per questo motivo la Consulta, accogliendo le numerose sollecitazioni di colleghi giunte agli Ordini provinciali, chiede di includere gli ingegneri nella procedura di stabilizzazione a 18 mesi su posto vacante, auspicando un incontro con l’Assessore della Salute per meglio rappresentare il disagio manifestato dagli ingegneri siciliani reclutati durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, che hanno operato nelle Aziende/Enti del SSR in un periodo certamente complesso e che oggi vengono fortemente discriminati da un impianto normativo probabilmente da rivedere.

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