Sono soddisfatti solo in modo parziale i rappresentanti di Federalberghi Isole Minori della Sicilia dopo il vertice tra il Ministro alle infrastrutture e alla mobilità Giovannini e l’Assessore regionale Falcone, in cui sarebbe stata trattata solo parzialmente la questione dei collegamenti marittimi con le isole minori regolamentati dalla convenzione Statale.

In ballo 8 milioni

Come spiega Federalberghi, il Ministro si sarebbe impegnato a reperire gli 8 milioni di euro necessari a compensare i maggiori costi del caro carburanti, evitando così un ulteriore rincaro (oltre a quello del 20% già subito il 22 giugno) dei biglietti da e per le isole minori siciliane sulle corse operate da SNS. “Non vengono invece affrontati – sottolinea Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia – gli altri temi che da mesi le comunità insulari ripropongono sui tavoli assessoriali e ministeriali: evitare qualsivoglia taglio e rincaro ai servizi”.

La nota a Roma e alla Regione

“Abbiamo ribadito le nostre istanze fino al 28 giugno – prosegue Del Bono – con una nota trasmessa al Ministro Giovannini e all’Assessore Falcone dove chiedevamo che all’incontro di Roma del 30 giugno potessero partecipare anche i Sindaci delle isole minori siciliane, unitamente alle associazioni di categoria maggiormente rappresentative operanti nelle isole minori, proprio perché temevamo che la questione sarebbe stata affrontata solo parzialmente

L’appello

Federalberghi chiede adesso al Ministro Giovannini e all’Assessore Falcone di approfondire nuovamente la questione in modo da adeguare le somme ed evitare tagli ai servizi, creando i presupposti per riportare il costo dei biglietti a quelli in vigore prima del 22 giugno. “I presupposti – dice l’associazione di categoria – sono da ricercarsi: nella legge 169 del 19.05.1975 e successive modificazioni, sulla quale si basa la stessa convenzione che regolamenta i servizi statali e che non ne prevede una revisione al ribasso; nei dettami sanciti dal Trattato di Amsterdam, il cui obiettivo è quello di ridurre gli squilibri dati dall’insularità; e nel testo del disegno di legge che di recente ha portato i due rami del parlamento ad approvare il disegno di legge per la modifica dell’art. 119 della costituzione in riconoscimento degli oggettivi svantaggi della condizione d’insularità”.

La nota dell’assessore

Il caro biglietti per le Isole minori in Sicilia trova la sua soluzione. Non ci saranno ulteriori rincari a conclusione di un vertice che si è tenuto oggi tra i rappresentanti del governo regionale e nazionale. Un incontro convocato appositamente per discutere della questione che aveva fatto imbufalire diversi primi cittadini siciliani e i residenti delle Isole minori, oltre che gli operatori turistici. Ad essere stati reperiti 8 milioni di euro che saranno spalmati sui vari armatori che quindi in questo modo compenseranno i maggiori rincari dovuti a sua volta al caro carburanti.

L’assessore Falcone: “Si apre alla risoluzione della vertenza”

“Il tavolo riunito oggi dal ministro Giovannini, conclusosi da poco, – ha detto l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone – apre alla risoluzione della vertenza sugli aumenti dei biglietti di navi e aliscafi per le Isole minori della Sicilia. Il governo nazionale, infatti, ha assunto l’impegno a reperire otto milioni di euro per compensare i maggiori costi per gli armatori dovuti al caro carburanti. Tali fondi saranno stanziati nel prossimo decreto legge sull’emergenza rincari, bloccando la necessità di un rialzo delle tariffe”.

Sospesi adeguamenti prezzi

“Contestualmente la società Sns, concessionaria per le rotte ex Siremar, – rende noto l’assessore Falcone – ha comunicato di aver sospeso ogni adeguamento dei prezzi, venendo dunque incontro alle nostre richieste. Ringraziamo il ministro Giovannini per aver accolto le richieste della Regione e delle comunità isolane, nello spirito di una virtuosa collaborazione istituzionale a difesa di cittadini, imprese, commerci e turismo”.